Prologo AGX: gravel e non solo con la nuova piattaforma

1 ago 2020 – In casa Prologo nasce una nuova piattaforma di selle che è davvero trasversale, e a ricordarcelo non è soltanto il nome acronimo” (AGX è sigla che sta per Adventure, Gravel e Ciclocross), ma più che altro le caratteristiche tecniche davvero innovative, che consentono di condensare in un unico articolo prerogative che tradizionalmente si ritrovano su selle destinate all’una piuttosto che ad un’altra disciplina, ai modelli da strada oppure da mtb o a quelli da ciclocross e, perché no, anche quelli da commuting. Non a caso la famiglia AGX viene presentata ufficialmente in concomitanza con la Strade Bianche, la “Classica del nord più a sud d’Europa”, gara che bene condensa una varietà di terreni che una sella come questa potrà perfettamente affrontare.

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Costruzione particolare

Tutte le selle della famiglia AGX assicurano grande flessibilità attraverso lo scafo; da parte sua l’imbottitura extra aiuta ad assorbire vibrazioni e urti nel migliore dei modi. La famiglia è composta da selle disegnate per assicurare il massimo livello di comfort e performance, grazie ad un design ergonomico esclusivo e una costruzione peculiare. Della piattaforma fanno parte tre versioni: la Scratch M5 AGX, la Dimension AGX e la Akero AGX, che, ognuna a suo modo, mutuano il meglio della tecnologia che Prologo ha saputo offrire in questi ultimi anni declinandola su un prodotto versatile che al know-how già acquisito dal marchio taiwanese aggiunge anche tecnologie esclusive.

Scratch M5 AGX

La famiglia si apre con il modello Scratch M5 AGX. Dalla già nota Scratch della Prologo il nuovo modello riprende la morfologia “round” del piano di appoggio. Si caratterizza però per una tecnologia particolare e inedita, anche questa sintetizzata da una sigla: “MSS” sta per Multi-Sector System: si riferisce alla costruzione dell’imbottitura che, a differenza delle selle “convenzionali”, è realizzata dall’unione di più “isole”, ovvero porzioni di imbottitura a sé stanti, mappate lungo tutta l’area di appoggio secondo una logica che assicura differenti caratteristiche di ammortizzazione a seconda della zona del corpo che è destinata a interfacciare. Queste diverse isole lavorano indipendentemente le une dalle altre, adattandosi alle differenti zone di pressione e soprattutto in base alle differenti posizioni che il ciclista andrà ad assumere durante la marcia. La Scratch M5 AGX ha inoltre uno scafo in cui il rapporto dimensionale lunghezza/larghezza è riconducibile a una “T” (tecnologia T- Shape), che in quanto tale assicura maggiore libertà di movimento ed escursione antero-posteriore, ossia lungo il piano d’appoggio. Lo scafo in carbonio asseconda inoltre il naturale movimento oscillatorio che caratterizza la dinamica di pedalata.

Le specifiche

Telaio: Tirox con diametro da 7 mm
Dimensioni: 250×140 mm
Peso: 201 grammi
Prezzo indicativo: 119 euro

Dimension AGX

Con la Dimension AGX il piano d’appoggio è riconducibile alla morfologia semi-round, ossia una via di mezzo tra le selle più incurvate e quelle piatte. Osservato dall’alto la scafo ha inoltre una forma a “V”) (V-Shape), che limita le pressioni localizzate nella zona perineale e allo steso tempo fornisce grande stabilità grazie all’area di appoggio posteriore più generosa rispetto alla versione precedente. Sulla Dimension AGX troviamo inoltre il foro centrale di scarico della pressione che Prologo chiama PAS (Perineal Area System), che consente di ridurre la pressione sui tessuti molli e favore la circolazione sanguigna. La Dimension AGX è proposta in doppia versione, con telaio in materiale composito proprietario chiamato Tirox oppure in lega T4.0.

Le specifiche

Telaio: Tirox oppure T4.0
Dimensioni: 245×143 mm
Peso: 187 grammi (telaio Tirox), 217 grammi (telaio T4.0)
Prezzi indicativi: 119 euro (telaio Tirox); 105 euro (telaio T4.0)

Akero AGX

Sbagliato definirla la entry-level della famiglia AGX; e se è così’ è solo per il prezzo, davvero interessante: la Akero AGX ha un telaio in lega T2.0 (che permette di contenere i costi), che sostiene uno scafo con area posteriore generosa (è larga 150 mm), cha sua volta sviluppa una forma semi-round. Al posto del foro PAS qui troviamo una canalizzazione che percorre tutta la sella in senso longitudinale.