Remco Evenepoel ha lasciato il Giro, gli italiani sono fortemente divisi. C’è chi parla di uno scandalo, un complotto e c’è chi difende la scelta, vie di mezzo non se ne leggono in questi giorni nei vari “social”. Ma cosa succede in Belgio, patria del Campione del Mondo in carica?
Facciamo però un po’ di ordine prima e cerchiamo di inquadrare lo sfondo della vicenda. Il Giro in Belgio non viene trasmesso dalla televisione di Stato (VRT). In una nazione dove tutte le corse “attorno alla chiesa” vengono messe su un piedistallo mediatico con ore e ore di diretta, per il Giro… niente. Ma non solo il Giro, i diritti televisivi di tutte le corse sul territorio italiano sono state vendute a Eurosport da qualche anno ormai. Ma, dopo la Vuelta della stagione scorsa, per la prima volta dopo decenni, c’era un belga favorito per la vittoria finale. Per l’occasione VRT aveva previsto un servizio post tappa, una cosa non troppo impegnativa, serale, di 15 minuti. Per il Tour de France, invece, dovreste vedere il livello eccelso del programma serale “Vive le vélo”, ma il Tour è il Tour per i belgi. Anni luce di differenza con la Corsa Rosa.
Dubbi e risposte
- Evenepoel è venuto a preparare il Tour al Giro? Pur amando il Tour, nessuno appoggia questa teoria. Remco ha passato settimane e settimane in altura, e i belgi lo sanno benissimo. In questo modo non puoi preparare il Tour, no way.
- Evenepoel è scappato perché ha visto che non poteva vincere? Anche questa teoria non sembra essere popolare. Seppure Remco abbia la sua dose di “haters” non se ne vede il vero motivo. Il belga medio conosce il ciclismo agonistico ed era chiaro che c’era qualcosa che non quadrava in lui, si pensava ai postumi della doppia caduta, non al Covid19.
- Col Covid19 ci si ferma, punto. Questo è quello che si pensa in Belgio. Van Aert, nella forma migliore della sua vita, non è stato fatto partire al Fiandre del 2022 pur avendo sintomi da raffreddore e così via. Nessuno parlò di complotto a suo tempo. L’incidente a Colbrelli ha creato una sorta di “gentlemen agreement” tra i dottori delle varie squadre: niente rischi. Hai l’influenza o hai il Covid19? Allora ti fermi. Inoltre il “long-Covid” spaventa tutti. Negli ultimi due anni si sono registrati diversi drammi sportivi a riguardo e si è deciso di tirare la cinghia. Se cadi ti rialzi e puoi fare l’eroe con una spalla lussata, ma se hai l’influenza ti devi rassegnare.
Fatte queste premesse, adesso i belgi stanno urlando ai quattro venti che Remco DEVE partire per il Tour de France, ovviamente. Dopo lo shock di ieri, oggi la prima notizia è che il Tour lo aspetta. Lefevre ha fatto sapere che questo non è in discussione e che deve se la gente “urla” deve essere lasciata “urlare”.
Quello che è certo è che il colpo per Evenepoel è stato duro. Tanto allenamento per nulla o quasi (le vittorie di tappa e i giorni in maglia Rosa rimangono) e la sensazione di dover ripartire da zero. Si dice che il Delfinato e lo Svizzera siano una opzione ma per ora le bocche sono, giustamente, cucite. Intanto per 7 giorni la bici è appesa al chiodo.
E per concludere
Oggi è uscita la notizia di Lorenzo Masciarelli che, investito, è andato all’ospedale per un controllo al braccio. Lì, gli hanno fatto degli esami approfonditi ed è uscito fuori che aveva una pericardite. Lorenzo non sapeva nulla, l’unica cosa che sapeva è che era influenzato da qualche giorno e nonostante tutto ha continuato ad allenarsi. Dire che l’incidente gli ha salvato la vita, non è troppo esagerato.