Lasciare il Giro d’Italia in maglia rosa, se non è l’ultima tappa, è una tragedia sportiva, almeno, se non umana. Lasciando da parte ricordi pesanti ci resta il fatto: va via la maglia rosa alla vigilia della seconda settimana, quando gli esami prendono il posto delle interrogazioni e i verdetti diventano definitivi.
Remco Evenepoel lascia un Giro d’Italia decapitato ma con una classifica cortissima e tutta da fare e rifare. Cinque corridori in un minuto e poco più promettono spettacolo.
Ecco, il Giro d’Italia poteva avere due narrazioni: il campione che vince e stravince e non lascia niente agli altri, che si giocano il secondo posto, oppure una sfida incerta fino alla fine, magari con risultato a sorpresa.
Dopo il primo giorno si pensava al primo caso, evidentemente con troppo ottimismo. Ora ci resta il secondo con un “se” enorme che continuerà a martellare i pensieri e le penne di chi ne dovrà scrivere.
Diventa un Giro di secondo piano? No, se consideriamo i nomi rimasti, tra chi ha vinto il Giro e chi si è imposto o ha rischiato di vincere un Tour de France.
Sì, se pensiamo che è un Giro d’Italia senza alcun rappresentante dei giovani terribili, quell’ultima generazione che ha stravolto il modo di correre telecomandato e prestabilito a favore di una, almeno apparente, improvvisazione. Evenepoel era venuto in Italia col vessillo di quella squadra che punta altrove e al Giro, una vittoria di Evenepoel avrebbe fatto bene così come una sua sconfitta, ma fino all’ultimo. Il grande ciclismo moderno è lì e lo spettacolo che ci godremo d’ora in poi ci lascerà dentro quel “se” che tira giù un po’ tutto. Evenepoel va via senza sconfitta e senza neanche provare a sfruttare il giorno di riposo.
È davvero un peccato, il racconto prosegue, il Giro arranca ma non per colpa sua.
Mah … Tenuto conto anche delle nuove regole stabilite dall’OMS riguardo al COVID, se pure un atleta risulta positivo ma sta bene e si sente di continuare, perché non farlo ? Casomai, si comunica per correttezza la positività al test e, magari, si evitano le cerimonie di premiazione fino al test negativo.
Salve Giorgio, si tratta di una decisione presa dalla squadra. Nonostante la maglia rosa pare che Evenepoel avesse qualche problema e dopo consulto dei suoi medici si è deciso di fermarlo.
E’ vero, Guido, l’ho letto anch’io. Ma aveva appena vinto una crono sotto l’acqua e credo che, vista l’età e la condizione, nel giro di qualche giorno sarebbe tornato negativo senza problemi. Considerato che oggi è giornata di riposo, forse valeva la pena aspettare un paio di giorni prima di ritirarsi.