di Maurizio Coccia
È un ciclismo pieno di campioni di livello atletico assoluto quello che viviamo oggi; è un ciclismo di prestazioni stellari, un ciclismo che di recente ci ha fatto scoprire il “filone” sloveno dei Pogačar e dei Roglič o che ha riportato fortemente in auge la scuola belga/olandese dei Van Aert e dei Van der Poel.
Ma – e i rispettivi citati non ce ne vogliano – questi sono atleti che faticano a diventare “personaggi”, arrancano a “bucare” il video o a vestire i panni di star mediatiche e del circuito della comunicazione.
Ed è così che nonostante l’anagrafica ormai non sia più dalla sua, nonostante non vinca certo come faceva un tempo, e nonostante anche questo suo inizio di stagione 2022 non sia stato dei migliori, Peter Sagan continua ad essere il più popolare e il più social tra i pro rider (ha quasi due milioni di follower su Instagram), continua ad essere tra i più gettonati e pagati dagli sponsor, che siano questi costruttori di biciclette oppure aziende di accessori, che mirano ad accoppiare il loro brand al suo nome, e soprattutto al suo personaggio.
Sportful, in questo senso, è forse l’esempio migliore, perché la collaborazione tra il marchio veneto e l’atleta slovacco dura da quasi due lustri, ed è qualcosa che va anche oltre il semplice accordo commerciale ma è diventata quasi una questione affettiva, di reciproca stima.
«È un campione di riferimento, è quello che oltre ad essere stato il più vincente, negli ultimi anni è stato quello capace di cambiare le regole del gioco nei rapporti con il pubblico. E prima di tutto è una grande persona»: a parlarci di Sagan è Federico Mele, responsabile marketing di Sportful, lui che ci ricorda che oltre a vestire la sua squadra, la Total Energies, Sportful ha anche un solido accordo di sponsorizzazione personale con lo slovacco.
Proprio a fine 2021 Sagan ha siglato con Sportful un ulteriore accordo di ben dieci anni, che sicuramente andrà ben oltre la fine carriera del popolare atleta slovacco:
«Il nostro obiettivo è proprio tenerlo assieme a noi anche quando non sarà più corridore, perché siamo convinti che una figura come la sua potrà funzionare tantissimo anche quadro avrà smesso di gareggiare. Peter non potrà che essere una forza per l’immagine della nostra azienda».
Già in un recente passato Sportful ha realizzato capi dedicati a Sagan. E a breve ne arriveranno altri, anzi arriverà una interna collezione personalizzata, una linea completa con tutti i capi per vestire il ciclista.
«Si chiamerà Sagan Line, e questo fa capire quanto per noi Peter sia importante».
Ma oltre alle linee di abbigliamento ci sono gli eventi: fino a che non arrivasse la pandemia a scompaginare la nostra vita, a fine stagione Sportful organizzava sempre il Sagan Day, dedicato al campione slovacco, in cui i fan e anche i dipendenti di Manifattura Valcismon (è la realtà commerciale che dietro la marchio Sportful) potevano condividere una giornata assieme a questo straordinario personaggio che è affezionatissimo a Sportful, all’Italia, e soprattutto la veneto: «In passato ha vissuto molti anni a San Donà di Piave, parla benissimo l’italiano e se la cava perfettamente anche con il dialetto veneto…. ».
Più o meno sulla stessa linea di Sagan, per Sportful c’è Daniel Oss, altro grande testimonial del marchio di Belluno, anche lui atleta estremamente social (a gennaio ha lanciato il suo Vlog personale, il Vlog-Oss che ha già undicimila follower, e che racconta in prima persona la vita del corridore e l’attività agonistica:
«Anche Daniel fa parte del nostro team , è un personaggio estremamente positivo e soprattutto è molto professionale. Al giorno d’oggi non è affatto facile riuscire a coniugare la vita di atleta di alto livello con tutto quel che serve per gestire un vlog, e soprattutto per farlo tutto da solo. Ecco, Daniel riesce a fare tutte e due le cose assieme, e a farlo in modo estremamente professionale».
Ed oggettivamente è un motivo in più per avere anche lui come degno e ricercato ambassador.
29 mar 2022 – Riproduzione riservata – Cyclinside