4 nov 2019 – C’era Paolo Bettini, con una bicicletta con la banda iridata, a ricordare di quella maglia e tanti trionfi. Poi Johan Museeuw che a guardargli la bici c’era da aver paura nel riconoscere – tante volte ce ne fosse bisogno – l’autore di tutte quelle vittorie scritte sul telaio. Da queste parte, in Fiandre, è una specie di santo in terra. Non a caso Andy Pozzobon, il fotografo, l’ha beccato con quell’espressione estasiata sotto al neon che gli faceva da aureola. San Johan in maglia Mapei, quella di una volta. Le gambe un po’ meno, ma sulle pietre lo stile di guida era inconfondibile, solo con un filo di gas in meno.
Pedalare nelle Fiandre per parlare di abbigliamento invernale pare scontato. Ma Sportful, che ci ha portato fin quassù, ha voluto fare le cose per bene. Come a dire: se i nostri capi vi vanno bene qui, nell’autunno delle Fiandre, potete andarci dappertutto.
Si poteva chiedere un test migliore?
D’altra parte per una ditta completamente italiana che produce capi di abbigliamento tecnico per ciclisti, chiamare la propria collezione invernale “Fiandre” potrebbe suonare un tantino ambizioso. Tanto per fare un paragone, è un po’ come quando, dopo aver pedalato su un centinaio di metri di porfido del centro di un qualche paese dello Stivale si pensa di essere pronti per le Classiche del Nord. Salvo poi rendersi conto che il Koppenberg dal vivo è tutt’altra cosa. Ma bisogna dare atto che alla Sportful di coraggio e di fiducia nei propri prodotti non manca, per questo motivo la presentazione alla Stampa delle collezioni “Fiandre” e “Supergiara” è stata organizzata proprio ad Oudenaarde in Belgio, nel cuore delle Ardenne Fiamminghe. Due giorni di “Media Camp” dove i prodotti sono stati testati sul campo in compagnia di due grandissimi Campioni e ambasciatori Sportful: Johan Museeuw e Paolo Bettini.
Insomma, come a mettere le cose in chiaro che qui le cose si fanno sul serio e non temono confronti. E per l’inverno la sfida è convincere tanti utenti a uscire lo stesso in bicicletta, magari vincendo anche le tentazioni di allenamenti virtuali che pure possono attrarre parecchio in quesot periodo.
La Fiandre Pro (Jacket) è una giacca per chi dà il massimo sulla bicicletta e pretende il massimo. Realizzata in Polartec NeoShell è impermeabile e resistente al vento. Gli scettici potrebbero dire che anche i sacchetti di plastica lo sono, ma questa giacca fornisce una traspirazione invidiabile. Indossandola si nota immediatamente il taglio “racing”, molto attillata in ogni sua parte ma con una lunghezza delle maniche perfettamente studiata, cosa che spesso rappresenta un problema per i ciclisti più alti. Vista l’enorme leggerezza del prodotto (solo 258 grammi) bisogna non cadere nel tranello di mettersi troppi strati di intimo o magliette sotto questa giacca. Dopo qualche minuto di pedalate si crea un piacevole microclima all’interno che ti terrà caldo per tutta l’uscita. Quello che ha più impressionato favorevolmente tutti gli inviati al Media Camp è stata l’assoluta assenza di aria fredda a contatto con il corpo durante le discese, anche se effettuate dopo lunghe soste. I colori disponibili sono Black, Cement, Blue Twilight e Orange SDR (quest’ultimo perfetto in termini di visibilità).
I pantaloncini Fiandre Norain Pro seguono lo stesso stile giacca e sono anch’essi antipioggia. Le bretelle sono sottili nella parte anteriore, mentre nella parte posteriore i pantaloncini hanno due pannelli: uno traforato per una ideale traspirazione nella parte alta e uno termico che riscalda la parte inferiore della schiena. Questo accorgimento permette l’utilizzo di questi pantaloncini corti, accoppiandoli con dei gambali, anche durante le uscite con basse temperature. Il taglio segue le mode e le tendenze del momento con la “coscia” lunga e una banda elastica con inserti in silicone blocca il pantaloncino qualche centimetro sopra il ginocchio. Il fondello ha superato a pieni voti il pavé delle Fiandre.
Durante il secondo giorno del Media Camp è stata presentata anche la collezione Supergiara, che strizza chiaramente l’occhio agli utenti “Gravel”. La Supergiara Jacket è completamente diversa dalla giacca Fiandre. Il taglio è un filo meno racing e lo spessore è più importante, rendendo la giacca soffice al tatto. La Supergiara è composta da tre strati: antivento, isolamento e rivestimento. Una volta indossata si ha immediatamente una sensazione di calore, come un bel maglione di lana. Abbiamo avuto l’occasione di testare la giacca anche con temperature prossime allo zero e, anche in questo caso, mai si è sentita la necessità di indossare qualcosa in più dell’intimo. Anche in questo caso le maniche hanno una bella lunghezza che farà piacere agli utenti longilinei. Due generose tasche semitrasparenti addizionali posizionate sul torace aiutano a riporre e/a trovare velocemente qualsiasi oggetto (guanti, barrette, ecc.). Disponibile nei colori Black anthracite, Sea Moss e Sienna.
Anche i pantaloncini Supergiara (bibshort) hanno un tocco “gravel”. Il primissimo attributo che salta all’occhio è la rigidità del tessuto dei pannelli laterali. Tessuto capace di minimizzare le abrasioni dovute ad accidentali cadute. Su questo aspetto ci siamo fidati di cosa Sportful ci ha riferito e abbiamo preferito non testare questo specifico aspetto. Una piccola tasca elastica a rete sull’esterno della gamba sinistra richiama la stessa caratteristica presente nella giacca. Come nel caso dei pantaloncini Fiandre anche i Supergiara sono di “coscia” lunga con banda elastica sopra il ginocchio.
Sempre della linea stessa linea gravel abbiamo avuto la possibilità di indossare la maglia estiva Supergiara (Jersey). Maglia che riporta tutte le caratteristiche dell’abbigliamento moderno: estremamente leggera, taglio ergonomico, elastica e maniche corte ma che vanno quasi fino al gomito. In più una tasca posteriore centrale leggermente più grande di quelle laterali, un’idea ben studiata in modo da potervi riporre una mantellina in modo più semplice. Pratica anche la piccola tasca porta documenti con chiusura zip posta sul retro. Disponibile nei colori White, Black e Dry Green.
Reportage fotografico
Ulteriori informazioni: https://www.sportful.com/
Lorenzo Arena