31 lug 2019 – E se i prossimi scarpini da ciclista fossero con la suola in titanio?
Dopo tanta fibra di carbonio torna alla ribalta un materiale che, in effetti, non è mai sparito nel ciclismo. Anzi, mantiene, più di altri, la sua nobiltà anche nei discorsi da bar: il titanio non è mai stato considerato vecchio, è un materiale immortale, per telai e non solo.
Lo sa bene Sergio Finazzi che, con la sua Nevi, costruisce telai praticamente da quando ha smesso di correre da professionista. In questi anni ha accumulato esperienza, ha realizzato telai con soluzioni innovative, ha piegato il titanio, si è costruito tubi da solo per i suoi telai e trovato il modo migliore per saldarli. Poi ha fatto anche altro, perché una volta che hai la tecnologia per maneggiare un materiale così difficile, puoi sfruttarla per qualsiasi cosa. Idee di telai per moto, scafi di barche superveloci e così via. Potevano mancare le calzature per il ciclismo.
Il bello di Finazzi è che le cose che realizza, almeno nel ciclismo, le prova personalmente. L’esperienza da pro’ gli sa dare il giudizio corretto sull’effettiva efficacia di una soluzione.
«Sono tra anni che sto provando calzature di questo tipo – ci ha detto quando lo abbiamo cercato per sapere qualcosa in più – e non pensare che sia troppo rigida la suola, anzi. È come l’acciaio delle balestre che ha una memoria e un ritorno della spinta che imprimi sul pedale.
«Sono tre anni che le stiamo utilizzando per provarle in tutti i modi e ti assicuro che pedalare sul metallo con caratteristiche a fatica come quelle di un acciaio armonico è un comfort spettacolare».
La suola delle calzature proposte da Nevi è interamente in titanio. Oltre alla dissipazione del calore e l’efficacia della spinta sui pedali, permettono anche una riduzione delle vibrazioni ricevute. Tutto a vantaggio di un minore affaticamento.
La realizzazione prevede una tomaia in microfibra nera, bianca, nera, oppure marrone.
Ulteriori informazioni: http://www.nevi.it/
Redazione Cyclinside