Nova Eroica Buonconvento profuma, finalmente, d’estate. Dopo il cielo beige del giorno prima, ma anche quello piovoso del giorno dopo, i partecipanti hanno potuto godere solo della polvere della strada, non di quella soffiata da venti lontani. Odore di fiori e terre ancora verdi, regalo di piogge che se ne sono infischiate del solstizio d’estate appena festeggiato.
L’illusione di un giorno può essere più che sufficiente e per ora dobbiamo farcela bastare, come il sorriso difficile di una ragazza che sembra scontrosa e si chiama estate. Nova Eroica se non è acqua finisce col far bruciare la gola di polvere secchissima soffiata dal vento.
Ne sanno qualcosa gli oltre 1.300 partiti alle otto di mattina sui percorsi da 100 e 130 chilometri e ancora di più quelli della Epic Route con davanti ai tasselli delle loro gomme gravel 290 chilometri e più di 5.000 metri di dislivello da sciropparsi tutti d’un colpo, o quasi, nei limiti delle 30 ore a partire dalle 5 di mattina.
Per gli altri, divisi in griglie, il via è stato alle sette di mattina, con l’aria fresca che aveva appena sollevato le brume della notte.
Passo veloce ma senza perdere di vista il divertimento. La formula dei tratti cronometrati (quattro per il percorso da 130 chilometri, due per quello da 100) ha messo insieme agonisti e passeggiatori senza lasciare indietro nessuno, tanto ci si aspetta dopo il secondo bip che marca il tempo. Dopo si può rimettere la fretta nelle tasche della maglia.
Questione di fisici
I ciclisti “novi eroici” hanno il fisico asciutto, le gambe quasi sempre depilate e un po’ di dinamite nei muscoli. Si vede che sono abituati ad altri mondi, ma qui non erano estranei, comunque si adattavano subito. Pensate che due come Vincenzo Nibali e Daniel Oss si siano fatti mancare l’uovo al tegamino immerso nel sugo di pomodoro? Oss ha allungato il piatto anche verso la pecora bolllita, poi beato lui come pedalava, ma metteva più in fila gli altri in discesa, dove, semplicemente, frenava meno di tutti, che in salita dove non ha mai forzato.
Giovani in aumento
Dalla classica di Gaiole alla più moderna “Nova” di Buonconvento, il comun denominatore che unisce sempre di più gli eventi Eroica sono i giovani. Passando per le gare dedicate agli Juniores, fino ai giovanissimi del sabato di Buonconvento e i bambini di Eroica Family. Nel fine settimana di Nova Eroica Buonconvento l’abbassamento dell’età media è stato piuttosto evidente, la formula piace, Buonconvento diventa meta naturale e, a impreziosirla, c’è anche la stazione ferroviaria che ha portato direttamente sul posto molti partecipanti (e qualche giornalista).
La parabola di Nova Eroica Buonconvento è terminata la domenica, con l’evento dedicato alle famiglie. “Nova Eroica Family” ha avuto la sfortuna della pioggia che non ha voluto attendere la fine dei tre giorni di festa. Quel centinaio partiti con entusiasmo e i numeri di gara sostituiti direttamente dai nomi scritti a mano, per chiamarsi più facilmente, se la sono goduta lo stesso e spolverato il ristoro di Piana, un po’ di chilometri più in là.
Una mattinata settembrina con le felpe da tirare fuori prima di salutarsi come l’ultimo giorno di vacanza prima di tornare a scuola. Ci sarà ancora tempo per fare festa.
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