12 mar 2020 – La Parigi Nizza nella quinta tappa prevedeva un menù da volata, o quasi. Ci volevano gambe per arrivare senza troppi problemi al traguardo di questa Gannat – La Cote Saint André. In compenso c’era già la primavera ad accogliere i corridori, con temperatura che ha anche superato i 20 gradi centigradi.
Andamento tattico tipico di una tappa di questo tipo: la fuga a quattro: Ryan Mullen, Alexis Gougeard, Jan Tratnik e Anthony Turgis sono scappati via dopo pochi chilometri a prendere un vantaggio che ha sfiorato gli otto minuti da un gruppo che ha sempre avuto sotto controllo la situazione per tutti i 227 chilometri della tappa. Almeno fino a una quindicina di chilometri dal traguardo quando il gruppo si mette a fare sul serio e anche tra i fuggitivi si fa sentire la fatica: in testa rimangono Tratnik e Gougeard.
Alle loro spalle si forma a 12 km dal traguardo un gruppetto di inseguitori pure interessanti (Jungels e Asgren tra questi…) ma il disaccordo prende presto il sopravvento lasciando allo sbando gli inseguitori dove c’è pure Bilbao, compagno di squadra di Tratnik a rompere i cambi.
È proprio Tratnik che rimane in testa ai -7 con 25 secondi mentre dietro il gruppo si ricompatta. Per lui una sgroppata pazzesca fino all’ultimo chilometro dove si presenta con una manciata di secondoi sul gruppo lanciato a tutta. Esplode proprio negli ultimi 50 metri dove se lo mangia in un sol boccone Niccolò Bonifazio. Secondo ancora Ivan Cortina e terzo Sagan.
Davvero formidabile l’italiano che ha preso la mira perfettamente sul traguardo e ha dimostrato una condizione davvero formidabile.
È uscito dal gruppo con una violenza tale da prendere subito diversi metri di vantaggio, facendo pure una piccola acrobazia per superare l’ormai sfinito e deluso Tratnik.
E poi quel bel pensiero alla alla famiglia chiusa in casa come tutti noi.
Andiamo avanti con un bel sorriso.
Redazione Cyclinside