10 mag 2017 – L’Etna non ci ha dato un vero e proprio responso. Il vento ha messo paura: scattare è molto dispendioso in questa situazione, e spesso si fa una fatica incredibile per guadagnare pochissimi secondi, rischiando poi di essere ripresi a 2 km dall’arrivo e di perdere tempo invece di guadagnare.
Però la prima tappa molto dura mi ha fatto sorgere molti dubbi. Ho letto che fra Nibali e Quintana non corre buon sangue. Il motivo non lo conosco, certo è che il colombiano non si rende molto simpatico: in questi giorni è stato talmente appiccicato a Nibali da avergli consumato la gomma posteriore. Credo sia una situazione che mette un certo nervosismo a Vincenzo, averlo sempre alle costole così. Eppure sull’Etna Nibali se l’è scrollato di dosso. Possibile che dopo aver passato sulla ruota di Nibali tutta la Sardegna, proprio nel punto più pericoloso non fosse al suo posto? E se ha tutta questa considerazione di Nibali, ritenendolo il suo nemico numero uno, perché non ha approfittato e sparato un bel contropiede appena ripreso il siciliano? Va bene essere cauti, ma per vincere ogni tanto bisogna anche mettere la testa fuori, ed un bel contropiede proprio su Nibali avrebbe probabilmente lasciato il segno. Solo tantissimo autocontrollo e scrupolosità nel seguire la sua tattica, o sensazioni non ottimali.
Dal canto suo, lo scatto di Nibali non aveva quella potenza che ci si aspetterebbe da lui. Partito bene, ma il passo non ha fatto la differenza. Hanno speso troppo poco tempo per riprenderlo, segno che l’azione non era di quelle che fanno male.
Andando a vedere le quotazioni alle scommesse, sembra che Quintana abbia già vinto questo Giro, mentre molti sperano in Nibali. Ma rimango abbastanza basito che pochi diano fra i favoriti gente che effettivamente ieri ha fatto vedere cose egregie. Rimango addirittura inorridito quando leggo che “Jungels è Maglia Rosa per caso”.
Stiamo scherzando?
È arrivato sesto l’anno scorso con tanto di maglia bianca dei giovani. Dopo la tappa ha dichiarato che ha amministrato, che poteva provare ma non ha voluto sprecare energie inutili. Questo è uno che a cronometro può dare filo da torcere a tutti, non dimentichiamocelo.
Poi: se non avesse perso tempo in Sardegna per una caduta Zakarin sarebbe maglia rosa. Questo è uno forte davvero, sia in salita che a cronometro. Sento poi un commentatore che si dice deluso da Landa.
Anche qui non sono d’accordo: l’avete visto dove ha forato? Mentre altri si staccavano lui rientrava sul gruppo dei primi. Se fosse ancora riuscito a scattare, sarebbe stato come Pantani ad Oropa: cose da leggenda. Ma senza pretendere una prestazione storica, ieri Landa ha fatto un bel numero a rientrare in quelle condizioni di vento forte.
Io lo mantengo sicuramente fra i favoriti.
Vedo che Claudio Chiappucci ha messo come suo favorito per la vittoria Geraint Thomas. Non saprei se metterlo come favorito numero uno, ma sicuramente è uno che sarà davanti. Sull’Etna l’ha fatto vedere: i 4 secondi di abbuono per il terzo posto facevano gola a tutti, e le gambe migliori ce le aveva lui.
Insomma alla fine voglio dare ragione al canadese Ryder Hesjedal, vincitore del Giro nel 2012, che ha detto che questo probabilmente sarà un Giro come quello di 5 anni, dove ha vinto lui a sorpresa. Credo che gli outsiders di quest’anno abbiano tutte le carte in regola per fare questo.
Stefano Boggia (www.daccordistore.it)
Vero, verissimo!