5 apr 2020 – Una delle tante iniziative di condivisione telematica degli allenamenti indoor l’ha messa in piedi la ASD Granfondo nel Parco, l’Associazione sportiva che da sei anni organizza la granfondo omonima che si disputa a Villetta Barrea, nel cuore del Parco Nazionale d’Abruzzo.
Da due domeniche l’appuntamento per i ciclisti impegnati sui rulli di casa è alle 10 del mattino, ovviamente tutti videocollegati attraverso una piattaforma di conference call, per pedalare in modo condiviso tra le mura di casa, ma anche per scambiare quattro chiacchiere in tempi di quarantena.
Tra i circa quaranta ciclisti che hanno partecipato domenica 5 aprile c’era anche Renato di Rocco, intento a pedalare su un ciclotrainer nella sua casa di roma, vestito con la maglia della storica Società Sportiva Lazio. «Purtroppo ancora non possiamo sbilanciarci con date ufficiali sulla ripresa dell’attività agonistica professionistica – ha detto il Presidente della Federazione Ciclistica Italiana – In Consiglio Federale avevamo provato a darci tre scadenze per l’eventuale ripartenza dell’attività, 31 luglio, 15 agosto o inizio settembre, ma ad oggi ci rendiamo conto che parlare di date precise è ancora prematuro. Il calendario di una ripresa va inoltre stabilito anche in base a quel che succede all’estero, in particolare nei Paesi europei e in questo senso bisogna considerare anche che in alcuni stati del Nord Europa l’epidemia è arrivata più tardi rispetto a quel che è successo qui in Italia. Quel che è certo è che anche la ripresa dell’attività agonistica professionistica non potrà non essere preceduta da un periodo di avvicinamento, intendo un periodo nel quale i corridori potranno allenarsi su strada, diciamo per almeno quattro settimane. E in questo senso siamo in contatto con il Governo per regolamentare quelle che potranno essere delle eccezioni alle regole restrittive che vietano gli allenamenti all’aperto di tutti gli altri ciclisti. È chiaro, anche nel caso dell’allenamento dei pro ci saranno precise regole da seguire per stare su strada, sicuramente bisognerà pedalare esclusivamente da soli e a tal proposito stiamo pensando a delle squalifiche anche di tipo sportivo per chi non rispetterà le regole. Per quel che riguarda la ripresa dell’attività agonistica vera e propria, invece, anche in questo caso procederemo con gradualità, ad esempio ricominciando con competizioni a cronometro individuale o quantomeno con delle tipologie di gare che limitano gli affollamenti e permettano di rispettare al meglio le norme sanitarie. Insomma, speriamo che da metà agosto si possa ricominciare a pedalare in maniera seria» – ha detto di Rocco riferendosi all’attività professionistica.
E per gli amatori?
«I tempi saranno sicuramente dilatati rispetto ai pro, ma quel che mi auguro è che almeno qui da noi in Italia l’intensa attività del mondo granfondistico possa rappresentare il miglior volano per far ripartire il ciclismo sportivo e anche per rilanciare il turismo, in special modo entro i nostri confini».
Maurizio Coccia