Siete anche voi tra le vittime di continue condivisioni su Facebook di pubblicità di vendite di occhiali o altri accessori? C’è un modo per difendersi: non accettate l’amicizia di tutti sul social network più utilizzato, ma come regolarsi?
Sembra un controsenso ma voler condividere la propria passione per la bicicletta non sempre è positivo. Lo è quando la si condivide con persone reali, non lo è quando le persone sono finte: account costruiti ad hoc per diffondere delle pubblicità.
In che modo? Semplicemente “taggandovi”, ossia creando un post sul social network con un’immagine pubblicitaria nella quale viene indicato che ci siete voi. Così come si farebbe con un gruppo di amici dove si vuole segnalare la presenza di tutti.
Così facendo, chi inserisce il vostro nome renderà visibile la propria pubblicità non solo a voi, ma anche a tutti i vostri amici collegati. La pubblicità, in questo modo, diventa un virus ed è quasi altrettanto fastidiosa.
Come difendersi?
Lo abbiamo detto in apertura: non accettando il collegamento di chiunque. In queste ultime settimane abbiamo notato come l’azione di chi propone queste pubblicità sia diventata più subdola. A chiedere l’amicizia è un profilo con un ciclista come immagine. Logico aspettarsi che sia qualcuno con cui condividere la stessa passione e quindi accettare senza farsi troppe domande. Se poi è una ciclista carina…
Il consiglio, però, è di fare qualche controllo. Ci vuole pochissimo. Prima di accettare l’amicizia date un’occhiata alla pagina personale (la bacheca) della persona che vi chiede l’amicizia. Scorrete in basso e guardate quanti post ha pubblicato. Se notate che ha solo aggiornato l’immagine di copertina e per di più da poche ore, vuol dire che è un profilo creato da poco e probabilmente solo con lo scopo di fare spam.
E non fatevi ingannare nemmeno dal trovare che con questa persona avete già degli amici in comune: si tratta, con ogni probabilità, di vostri amici che sono caduti nel tranello prima di voi. Se volete avvisateli, ve ne saranno grati.
Pubblicità fasulle
I profili fasulli, quando avranno raggiunto un buon numero di collegamenti, inizieranno a taggarvi in immagini di pubblicità piuttosto sospette. Quella che va per la maggiore, al momento, è quella degli occhiali costosi venduti a prezzi da bancarella o anche meno. Se siete tentati nell’affare sappiate che non è un affare. Se pure vi dovesse arrivare qualcosa, si tratterà con ogni probabilità, di un prodotto falso. Se fosse rubato sarebbe pure peggio, perché potreste essere considerati responsabili dal punto di vista penale.
Il tutto, ovviamente, in attesa che Facebook ponga riparo a questa pratica che, evidentemente, presuppone alcuni processi in automatico nella ricerca degli amici e delle richieste di amicizia che sarebbe bene bloccare.