6 set 2016 – Che dicevamo che era questione di tempo? Mavic sta lavorando a un nuovo si sistema di sgancio rapido compatibile con la logica del perno passante. Il perno passante è un bloccaggio molto robusto tra il mozzo, quindi la ruota, e il telaio o la forcella e viene impiegato quando si utilizzano i freni a disco. E se c’è da cambiare una ruota rapidamente? Il passaggio di tecnologia dalla mountain bike alla bicicletta da strada ha posto il problema proprio di una necessità di questo tipo.
Ecco allora l’idea di Mavic: lo “Speed Release”. Si tratta di un perno passante con dimensioni varie (12×100, 15×100, 15×110, 12×142 e 12×148) a seconda dell’utilizzo (ruota anteriore o posteriore con varie misure a scelta dei costruttori) che permette uno sgancio della ruota rapido come il quick release che conosciamo.
Nell’idea della casa francese non c’è un cappellotto con l’eccentrico come nell’idea originaria di Tullio Campagnolo, ma una soluzione che possiamo definire ibrida. I forcellini (nelle immagini quelli anteriori) sono uno aperto, come quelli tradizionali – ma con le dimensioni opportune – e uno chiuso, come per lo standard del perno passante. Il perno è dotato di una leva e nessun cappellotto al lato opposto. Il mozzo si infila tra i due forcellini si spinge la leva verso il forcellino opposto, finché non si sente un clic, e a quel punto la ruota è già agganciata alla bicicletta (non cadrà sollevando il mezzo).
Il bloccaggio finale avviene girando la leva in senso orario e provocandone, quindi, l’avvitamento nel forcellino opposto. Una serie di clic fanno sì che il bloccaggio sia definitivo e sicuro.
Lo sgancio è altrettanto semplice: quattro giri di leva in senso antiorario e poi la si tira verso l’esterno. La ruota a questo punto è libera. Per capire quanto è semplice basti vedere il video realizzato da BikeRumor. E la tecnologia è servita.
Redazione Cyclinside
Interessante eccome, come tanti prodotti Mavic, ma la prova mostrata nel video mostra una forcella senza pinza. Diventa assai agevole così l’estrazione.
Il Disco nei Prof continua a destare dubbi
Matteo ……solamente questione di tempo le case non lavorano mai per niente…..e li vedremo nei PRO i freni a disco ,…….del resto ti posso dire che io li uso già nella bdc e sinceramente non tornerei più indietro. Danno molta sicurezza
Il video e’ fatto con una forcella da fiera, dimostrativa. Con la pinza sara’ piu’ complesso. Per non parlare della ruota dietro, con cambio, pignoni, pulegge, catena. Se freni a disco devono essere, serve fare di piu’ (vedi articolo su questo sito che parla di ancorare i rotori a telaio e forcella, svincolando la ruota). Che il ritardo di Campagnolo sui dischi nasconda qualcosa di rivoluzionario?
oltre la lentezza nel cambio ruota con i dischi il vero problema é la trazione che esercita la pinza che avviene solo su una flangia del mozzo e solo su un fodero.
Questo stress continuo nel tempo porterá danni. Non fate l’esempio delle mtb perché sono stili di guida diversi, con forcelle diverse e velocitá diverse.
IO NON HO MAI VISTO LENTEZZA NEL CAMBIARE UNA RUOTA …………PER ME SONO SOLO
DISCORSI FATTI AL VENTO……..IO USO UNA BICI DA CORSA CON FRENI A DISCO DA ORMAI UN ANNO …..NON TORNEREI INDIETRO,DANNI STRESS MAI VISTI …….CAMBIO RUOTA FACILISSIMO IL MERCATO E GIUSTO CHE VADA AVANTI E NON SI FERMI… LE CASE NON LAVORANO MAI PER NIENTE…. UN CARTER DI PROTEZIONE DISCO ANCORA MEGLIO COSI EVITIAMO NUOVE POLEMICHE SU TAGLIO DI GAMBE ECC.I PERICOLI CI STANNO DA PER TUTTO IN OGNI SPORT.