17 mag 2018 – L’arrivo in volata è scontato quando una corsa arriva in un autodromo, ma la tappa che da Osimo porta a Imola non è una passeggiata. Brutto tempo e strade scivolose, poi ci si mette anche il vento a mettere in crisi i corridori con una fatica che va ad accumularsi in una tappa dove magari qualcuno sperava pure di recuperare. È così che il gruppo, a trenta chilometri dal traguardo va addirittura a spezzarsi nella lotta contro gli elementi.
Nel nubifragio che spezza il gruppo rimane nella rete qualche pesce grosso. I primi ad accorgersene sono i compagni di squadra di Bennet, che vede la maglia ciclamino di Viviani staccata e mette tutta la Bora Hansgrohe a tirare. Ma indietro ci sono anche Pozzovivo, Carapaz e Lopez, motivo per cui davanti vanno a tirare anche Sunweb e Mitchelton Scott. All’improvviso una tappa piatta a scontata diventa in salita per alcuni uomini di classifica.
L’accelerazione del gruppo annulla la fuga iniziale e alla fine anche gli staccati rientrano ma facendo un bel po’ di fatica. Sotto al traguardo, nel primo passaggio all’autodromo di Imola, è Tim Wellens ad avere un vantaggio di una decina di secondi. Il gruppo dietro è allungato ma senza essere tirato a tutta perché lo stesso Viviani è ancora dietro. Tanto che lo stesso Wellens esce dal circuito di F1 con un vantaggio di una ventina di secondi.
Una salita e l’arrivo. L’occasione per partire per Dennis, Henao e Carapaz, ma è Simon Yates a togliere le illusioni rientrando con facilità sui fuggitivi.
E i velocisti?
C’è da faticare perché sul GPM passano Ulissi e Betancur e poi tutto il resto del gruppo.
Sui due rientra Mohoric che passa come un treno portandosi dietro Betancur mentre Ulissi perde terreno.
Un testa a testa tra Mohoric (con Betancur) e il gruppo che rientra.
L’ultimo scatto è di Bennet che parte lunghissimo per riprendere i due, superarli e vincere quasi per distacco. Due vittorie per lui al Giro d’Italia ma una firma in crescendo che fa tremare anche la maglia ciclamino di Viviani. Bennet, infatti, era scattato anche in salita per riprendere personalmente i fuggitivi: non solo un velocista che si difende nelle asperità quindi, ma inizia decisamente ad avere una forma eccezionale.
Alle sue spalle si piazzano Van Poppel e Bonifazio.
Redazione Cyclinside