Ci sono i campioni e ci sono i jolly, Al Giro d’Italia funziona così. Si parte con dei predestinati, quelli che, bookmaker alla mano, sono i favoriti per la classifica generale, e poi ci sono quelli che non te li aspetti. Il corridore che fa il numero, quello che non immaginava nemmeno lui di stare così bene.
In un Giro già duro alla prima settimana, che ormai ci siamo abituati, può succedere di tutto. Un po’ è successo, altro deve ancora accadere. E se si pensa che sia noia è perché non si è saputa leggere la fatica. Il gruppo a volte va visto anche al contrario, da dietro. Se ci sono fior di corridori che stringono i denti e gli scarpini per tenere le ruote del gruppo già nella prima settimana, vuol dire che nel plotone c’è già stata un’innaffiata di fatica che non ha risparmiato nessuno. Nemmeno quelli spavaldi, partiti per favoriti.
In corsa la situazione tattica si evolve e ieri ci ha detto una cosa importante: Jumbo e Ineos hanno fatto la prova generale per mettere nel sacco l’avversario. La Ineos ha due carte da giocare: Gheoghegan Hart è probabilmente il favorito della squadra UK, ma anche Geraint Thomas è lì col compagno di squadra in una classifica di favoriti in meno di un minuto al momento di partire per la cronometro.
Remco Evenepoel, anche al netto delle cadute, ha la gamba che gira bene. Oggi sapremo quanto, ma anche dovesse stravincere e consolidare la sua classifica, non potrà certo dormire sonni tranquilli. Le grandi montagne saranno il suo esame di maturità per i Grandi Giri e le alleanze che stanno nascendo potrebbero fargli fuori la squadra in salita e incartarlo a dovere in discesa.
A quel punto conteranno le alleanze e i favori. È nervoso Remco? Lo abbiamo visto spesso arrabbiato per motivi non sempre chiari in corsa. Si è messo anche nella condizione di dover chiedere scusa per le sue reazioni rivelatesi eccessive. Pane per i denti di chi deve raccontare il Giro ma situazione che può diventare spinosa per lui.
Uno come Ben Healy, ad esempio, potrebbe essere un valido aiuto al momento giusto. E anche se pedala come uno che ha scoperto la bici la settimana scorsa, col completo preso dal cesto degli sconti (ma, scherzi a parte, ha una logica anche estetica ben studiata) l’irlandese è un jolly che potrebbe fare da ago della bilancia nelle situazioni delicate che potrebbero configurarsi nelle prossime tappe.
Nel Giro d’Italia che dobbiamo ancora raccontare c’è anche un ingrediente in più che giocherà un ruolo fondamentale: il meteo. Già oggi la tappa si presenta fredda e piovosa.
E nient’affatto scontata.
(con la collaborazione di Alberto Sarrantonio)