26 ago 2017 – Non dev’essere facile digerire ordini di squadra quando differiscono da quel che ti dicono le gambe e quando sei il miglior scalatore dell’ultimo Tour de France avendo vinto pure due tappe.
Alla Vuelta, però, Barguil è partito come gregario, certamente di lusso, di Wilco Kelderman e quando non si è fermato ad aiutarlo dopo una foratura la squadra non l’ha presa bene. Il francese ha già firmato per l’anno prossimo con la Fortuneo Oscaro e questo, certamente, non ha aiutato a risolvere le tensioni e nemmeno la cooperazione del forte corridore francese.
Quindi a casa: che da un punto di vista tecnico è anche giusto: se si corre in squadra si devono fare gli interessi della squadra e se ci si mette apertamente contro, danneggiando il capitano, le decisioni possono essere pesanti. Peccato per la Vuelta che perde un bel corridore che ha ragionato da campione. Avrà tempo e dovrà avere gambe, però, per dimostrare di esserlo.
GR