In ordine di introduzione sul mercato è la bici più “giovane” tra quelle da strada proposte dal costruttore in oggetto, è la più leggera, ed è anche quella in possesso di requisiti di integrazione e standard tecnici di ultima generazione.
Ciononostante, i corridori sponsorizzati, alla Ultimate preferiscono la Aeroad: quelli che abbiamo appena menzionato sono i modelli di vertice della Casa tedesca Canyon, lei che ha nella Alpecin-Deceuninck di Mathieu Van Der Poel uno dei big team sponsorizzati (l’altro è la Movistar, ed anche qui la maggior parte dei rider preferiscono la Aeroad alla più leggera Ultimate).
Questo, almeno è quel che abbiamo capito al Giro d’Italia, dove abbiamo avuto l’occasione di visitare i box della squadra belga (e poi anche quelli del team iberico).
In particolare, nel video che vi invitiamo a guardare abbiamo messo a confronto i due modelli in base allo specifico parametro del peso.
Come avrete il modo di vedere l’aggravio di peso con la Aeroad è significativo, ma non è affatto sufficiente a dissuadere i rider ad utilizzarla in corsa.
La Ultimate è bici non adatta al professionista? Affatto, sappiamo bene che sono tanti i corridori che, addirittura durante la corsa, scendono da un modello e poi salgono su un altro, per affrontare nel migliore dei modi porzioni di gara che molto spesso sono in parte votate alla scorrevolezza, in parte al risparmio di peso.
Quel che è certo è che in un ciclismo sempre più veloce ed agguerrito dal primo fino all’ultimo chilometro di gara, avere un alleato per combattere la resistenza all’aria diventa una prerogativa sempre più ricercata tra gli atleti di altissimo livello.
Ed ancor più lo è quando il corridore in oggetto è un velocista come Kaden Groves (le immagini si riferiscono proprio a lui), o se preferite ad un “fulmine” da grandi classiche e non solo come è MVDP (e per la Canyon Aeroad di quest’ultimo cliccate qui, con un video che avevamo realizzato nel 2022).