Prima di sedermi, comodo, davanti al computer, ho acceso il riscaldamento. Ho regolato il termostato senza esagerare. Fuori piove un mondo freddo, direbbe Paolo Conte.
Davanti, il monitor spara luce. Bianco e candido come sa essere la neve. Pulito e intonso come quel ghiaccio freddo che nessuno osa toccare.
Scorro rapidamente le immagini scattate da un ex ciclista tosto come Luigi Sestili che è una specie di compagno di merende di Omar di Felice e fa il fotografo, il cameraman, quello che racconta, insomma, con immagini speciali.
Sì, il protagonista è Omar, accento romano nella barba ghiacciata dell’Antartide. È sempre stato un po’ estremo Omar nelle sue cose, come quelli che inseguono i sogni fatti nel sonno profondo.
A un certo punto ha deciso di renderli reali quei sogni iniziando a pedalare oltretutto, oltretutti. Saltando dubbi e scetticismi, dimostrando che, in qualche modo, si poteva pure fare.
Ha pedalato nel deserto del Gobi in inverno Omar, ha lasciato lì una bici quando per tornare c’erano le difficoltà di una pandemia mettevano in crisi frontiere e trasporti.
Non ha mollato nemmeno quando quella vocina, che chiunque abbia mai pedalato a qualsiasi livello, gli diceva “ma chi te lo fa fare, torna a casa”. Che poi quando si è da soli quella vocina si sente più forte, urla da sola nel silenzio delle assenze.
La sfida totale si chiama Antartide. Una bicicletta italiana, Wilier Triestina, con lui. Un’attrezzatura per proteggersi dal freddo che ti chiedi come si faccia a pedalare pure. Poi la tecnologia. Quella per documentare un viaggio così estremo dove il cellulare non prende e c’è giusto il satellite per far rimbalzare la voce fin quassù.
La voce di Omar di Felice è arrivata lontana, come quelle comunicazioni dei film vecchi, quando non c’era alternativa e sembrava pure tanto. È rimbalzata nello spazio dove altre missioni portano l’Uomo lontano ed è tornata giù, fino in Italia, dove il team di Omar segue costantemente il suo andare.
È il momento di partire, c’è da girare l’Antartide in un’avventura impossibile ai più. Vedremo altre foto di Omar con la barba e le ci!glia ghiacciate dalla temperatura estrema.
Mi viene quasi voglia di alzare un po’ il riscaldamento.
It’s wonderful, It’s wonderful…
Buon viaggio Omar
Come seguire Omar di Felice in Antartide
Si può seguire in tempo reale il viaggio di Omar di Felice al Polo Sud tramite questo link:
https://live.endu.net/antarcticaunlimited/
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