Omar di Felice ha vinto la TransAmerica, primo di un manipolo di avventurosi avventurieri che sono partiti dalla costa sull’Oceano Pacifico fino alla costa sull’Oceano Atlantico. Il suo account Strava parla di 6.828 chilometri percorsi in 304 ore e 41 minuti, per completare i 18 giorni e 10 ore di avventura dovete aggiungerci le ore di sonno e di pausa necessarie per arrivare integri alla meta. 59.000 metri di dislivello.
Omar è quello che ci ha messo meno di tutti, ma diversi concorrenti sono ancora sul percorso per completare un’impresa titanica. Per i più nerd, basti pensare che il solo file GPX, ossia la traccia del tracciato segnata dal computer di bordo di Omar pesa quasi 32 mega, si tratta, sostanzialmente, di un file di testo, una cosa mostruosa.
Il via, per tutti, è stato il 4 giugno da Astoria, in Oregon e si è passati attraverso condizioni meteo estreme: da temperature sotto zero ai quaranta gradi di caldo torrido del Kansas, in mezzo a piogge lunghissime e tratti di strada uguali per centinaia di chilometri. Il tutto in piena autonomia e senza alcun supporto. Per i concorrenti, quasi a beffa di una prova che li ha visti tutti separati spesso da più 100 chilometri l’uno dall’altro, vige anche il divieto di scia. Comprensibile, d’altra parte, per evitare delle “cronocoppie”.
Per chi volesse saperne di più, date un’occhiata qui: https://www.strava.com