11 mar 2020 – Doppia suspance alla Parigi Nizza, una per la cronometro odierna, l’altra per il coronavirus che sembra incombere sempre di più sulla corsa.
I corridori sono tesissimi al riguardo e hanno avuto pure indicazioni molto precise e stringenti: niente scambio di borraccia, neppure tra compagni di squadra, tanto per dire: il ciclismo perde un classico.
L’esercizio della cronometro ha il suo fascino e quella di oggi si è corsa con partenza e arrivo a Saint-Amand-Montrond, con 15 chilometri da digerire velocemente e aggiustare bene il tiro per non ingolfarsi di acido lattico nella strada non sempre piatta.
Grande condizione per gli uomini di classifica e per Kragh Andersen che ha tenuto dietro anche un incontenibile Maximilian Schachmann, ancora saldamente leader della classifica generale.
Adesso la Parigi Nizza inizia a puntare verso sud, verso il sole e il ciclismo saluta quelle strade da classiche che chissà se rivedrà più in questa stagione. Al posto del sole si potrebbero trovare nubi più scure delle prime e piovose tappe. Nel gruppo si rincorrono voci pessimistiche e ogni tappa che si disputa sembra, più che mai, una conquista.
Finché continuerà a valerne la pena, come ci auguriamo tutti. Si cerca ottimismo, ma oggi veniva poco da ridere in corsa, nemmeno a guardare i buffi body da cronometro riusciti un po’ troppo trasparenti, alla faccia della leggerezza.
Redazione Cyclinside