20 nov 2019 – Al ciclista moderno di certo non mancano piattaforme digitali per la navigazione, applicazioni da utilizzare sul proprio smartphone per raggiungere una destinazione, monitorare l’uscita appena completata oppure programmarla al computer ancor prima di andarla realmente a fare. Eppure, il sistema che andiamo a scoprire ha un qualcosa in più che a molti piattaforme web già presenti sul mercato mancano; o meglio, questa piattaforma ha tanto di quello di cui tante altre già dispongono, ma riesce a condensarlo tutto assieme, in un unico sistema.
La piattaforma di cui parliamo si chiama Komoot, è stata creata in Germania nel 2010 e ad oggi può contare su ben 8,5 milioni di iscritti in tutto il mondo. Se in Italia Komoot ancora non è così conosciuta è perché fino a ieri mancava una versione in lingua italiana della applicazione, versione che invece è arrivata lo scorso ottobre.
Non solo ciclismo
Komoot non nasce unicamente come applicazione per il ciclismo, ma più in generale è dedicata all’outdoor: può infatti essere utilizzata per l’hiking, il nordic walking, il trekking e l’escursionismo a piedi. Komoot è disponibile per dispositivi iOS, Android e in versione desktop ed è perfettamente integrabile con la maggior parte dei dispositivi Gps in circolazione; prevede inoltre un’app di proprietà specificamente progettata per Garmin.
Navigazione e condivisione
Alle funzioni di navigazione Komoot aggiunge il suo potente risvolto “social”, di interazione. In questo senso possiamo considerarla una sorta di commistione tra Google Maps e Strava. Con Komoot posso infatti programmare il percorso, navigare e pianificare i tracciati; posso fare tutto questo con una sola applicazione e soprattutto posso farlo usufruendo delle molteplici informazioni che i milioni di utenti Komoot sparsi per il mondo hanno lasciato prima di me.
La peculiarità della piattaforma sono infatti quei i puntini rossi che ogni utente può vedere sulla mappa: si tratta dei cosiddetti Higlight, ossia i luoghi più amati dalla community Koomot, che sono stati consigliati dai precedenti utenti della community (in realtà solo da quelli con una certa esperienza nella fruizione della piattaforma).
Un punto di interesse può essere non soltanto un luogo turistico, ma più che altro un single-track, un punto panoramico, un segmento con asfalto in ottime condizioni o, perché no, anche un bar con il miglior espresso in città. Gli highlight hanno un titolo descrittivo e di solito sono corredati da belle foto e suggerimenti di altre persone.
Per chi è più “social”
Una volta attivato il proprio account Komoot è dunque possibile visualizzare tutti i punti di interesse localizzati nell’area che ci interessa, vedere tutti i tour che gli altri utenti hanno completato in quella sezione e poi se si preferisce li si può modificare per riadattarli in modo da pianificare un tour più adatto alle nostre reali esigenze.
Una serie corposa di filtri permetteranno infatti di intervenire sul dislivello, sulla distanza, sul fondo stradale e via dicendo. Una volta salvato il percorso, lo stesso sarà immediatamente fruibile sul nostro smartphone, che, seppure con un display verosimilmente più piccolo, ci garantirà le stesse funzioni che troviamo sulla versione laptop (e viceversa). Nella versione smartphone Komoot è ovviamente provvisto anche di navigazione guidata audio (che all’occorrenza si può anche disabilitare).
Chi, inoltre, ha una particolare predisposizione e attitudine “social”, potrà rendere pubblico il proprio percorso condividendolo in tempo reale con tutte le sue caratteristiche altimetriche e planimetriche; potrà inoltre postare foto e se preferisce taggare anche gli eventuali compagni di avventura.
Versione free e versione Premium
L’applicazione basica di Komoot è totalmente gratuita, ma per fruire in pieno delle potenzialità della piattaforma è necessario acquistare la versione premium, che per 5 euro al mese consente di fruire delle mappe mondiali costantemente aggiornate (a loro volta suddivise tra mappe per bici da corsa o per mountain bike), di creare un numero illimitato di raccolte di tour personalizzabili, di avere informazioni meteorologiche sul percorso, di pianificare lunghe escursioni e giri in bicicletta (da due giorni fino a diverse settimane di durata).
Sì, è vero: certamente Komoot non aggiunge nulla alle potenzialità e alle funzioni che oggi mettono a disposizione la tecnologia Gps e quella telematica a beneficio degli sport outdoor, ma il suo grande valore aggiunto è la capacità di fornire tutte queste funzionalità in un sistema unico, utilizzabile attraverso qualsiasi tipo di smartphone, ma anche attraverso i normali device di navigazione (che rispetto ai primi consumano molta meno batteria).
Per ulteriori informazioni: www.komoot.com
Maurizio Coccia