C’è qualcosa che ha portato Mauro Pieri da essere organizzatore di gare di alto livello alla Val D’Orcia Gravel, evento non agonistico che, alla second edizione, ha doppiato i numeri della prima.
A parlare con Mauro ti rendi conto che non è stata una scelta improvvisata: «Abbiamo le strade perfette per fare gravel qui» e in effetti ci si perde per quante sono, una più bella dell’altra.
Anche chi le conosceva già ne ha scoperte di nuove, magia della bicicletta che regala sempre sorprese anche quando ti sembra di conoscere e dominare tutto.
E di magia sembrava essercene alla Val d’Orcia Gravel. Inutile domare il meteo guardato compulsivamente sulle varie app nei giorni precedenti. Era diventato quasi un gioco confrontarsi nel classico “tu che app segui?” per poi incrociare risultati che cambiavano ogni mezz’ora.
Meglio guardare il cielo
Al via c’erano le stelle e il regalo della notte umida: un tappeto di nuvole su cui Castiglione d’Orcia svettava imponente, dall’alto della sua rocca a 500 metri d’altezza.
La sveglia prima del sole di Castiglione d’Orcia non ha fatto paura al paese invaso dall’allegra festosità di partecipanti e bancarelle. Per l’occasione il bar centrale ha anticipato l’apertura alle 5.30 ché qualcosa di caldo ci voleva proprio da buttar giù prima del via in discesa un po’ intirizziti.
Il via a partire dalle 6.30, quindi con luci adeguate per i primi tratti al buio. Poi gli altri percorsi, a succedersi fino alle 9.00 per un totale di cinque percorsi da 135 chilometri, il più duro, con oltre tremila metri di dislivello, fino al più abbordabile da 40 chilometri e a quello dedicato alle e-bike. Un totale di 650 partenti sparsi nei su e giù dolci e a volte cattivi della Val d’Orcia.
Il percorso cambia
Il “capolinea” quest’anno era fissato a Castiglione d’Orcia, cambiando rispetto alla partenza e arrivo a Montalcino dell’anno scorso, prima edizione.
«Il progetto è di coinvolgere, di anno in anno, tutti i comuni coinvolti – ci ha detto proprio Mauro Pieri – anche per offrire ai partecipanti spunti sempre interessanti».
E i partecipanti erano molto contenti dei percorsi trovati. Il meteo ballerino dei giorni precedenti ha compattato le strade bianche rendendole perfette per pedalarci su, i ristori hanno fatto recuperare fatica e salite brusche, anche se con cibi non proprio… da atleta. D’altra parte era una cicloturistica e i nomi dei percorsi non mettevano dubbi, dal più duro al più semplice: Luculliano, Goloso, Saporito e Frugale.
Spettacolari i punti di passaggio, da Castiglione d’Orcia a Montalcino, Pienza, Radicofani, San Quirico d’Orcia e tantissimi posti da dove i ciclisti sono ripartiti con la promessa di tornare presto.
Mauro Pieri direttore d’orchestra
Un successo annunciato. Per un Mauro Pieri che scappava ovunque a sincronizzare esigenze e necessità c’era una squadra a lavorare con precisione, dall’iscrizione ai volontari sul percorso pronti a indicare la strada giusta a ogni bivio e controllare che tutto andasse per il meglio. Fino ai ristori affidati ai comuni che hanno messo a disposizione piazze e locali e fino al lavaggio bici a disposizione dei partecipanti per rimetter via la bicicletta senza portare via il fango.
Nel calendario hanno segnato il periodo del prossimo anno pure se la data ancora non è stata annunciata. Val d’Orcia Gravel: da tornare parlandone con gli amici.
I percorsi della Val d’Orcia Gravel 2023
Galleria fotografica
video e foto di Guido P. Rubino e Alberto Sarrantonio