24 apr 2020 – La fase 2 è alle porte in Italia. Finalmente si potranno riprendere molte attività bloccate dal coronavirus. La bicicletta freme, sarà fondamentale, lo dice pure la politica e questo è un fatto nuovo e positivo per la salute delle persone e delle nostre città. Anche per il mercato della bicicletta, ovviamente.
È pronto a ripartire il mercato della bicicletta? Non vede l’ora, ma oltre all’entusiasmo occorrre organizzazione e metodo, e anche l’ottmismo a fare da carburante ecologico.
Come funziona, però, dal lato pratico? Ovviamente non sarà come “prima”, e questo “dopo” va gestito adeguatamente.
Proprio per capire qualcosa in più ne abbiamo parlato con Specialized Italia, una struttura grande per numeri e ramificazione dei negozi. Tanto importante da non poter certo navigare a vista. E allora l’esempio della filiale italiana può essere già un esempio. Ecco cosa ci ha raccontato il titolare, Ermanno Leonardi:
– Allora ci siamo!
«Più che mai – esordisce subito Leonardi – abbiamo predisposto gli uffici, sanificato tutto e preparato i dispositivi di protezione individuale. E pure stabilito come organizzare il lavoro».
Il 4 maggio, la data stabilita dal governo per l’inizio della Fase 2 è un traguardo, anzi, un traguardo volante, ma ancora di più: una vera e propria partenza.
«Guardate, non dico tanto per dire – incalza Leonardi – ma vedo due cose che mi fanno essere molto ottimista. Intanto si è accumulato molto lavoro. Noi siamo stati qui, in ufficio, già in questi giorni, per predisporre tutto. Come abbiamoannunciato la riapertura ai nostri clienti abbiamo già ricevuto ordini, nel primo giorno, come in altissima stagione. Ci sarà tanto da fare perché tutti vogliono tornare a pedalare. Anzi di più».
– Addirittura di più?
«La bicicletta sarà protagonista nei prossimi mesi. C’è voglia di muoversi e la stagione è perfetta. Anche se non ripartiranno subito le corse e le granfondo i ciclisti hanno voglia di pedalare più che mai. Inoltre avremo tutti quelli che “scopriranno” la bicicletta come attività sportiva alternativa non potendo andare nelle palestre e nelle piscine. Aggiungete poi tutti quelli che vorranno spostarsi in bicicletta per evitare i mezzi pubblici. Non saranno affatto pochi. Ma poi guardate cosa accade su Zwift, in 24 ore si collegano 20mila persone. Immaginate cosa succederà alla riapertura».
– E quest’estate che succederà?
«Come Specialized Italia abbiamo già previsto di stare aperti per tutto agosto. Chiuderemo giusto a Ferragosto ma, credetemi, ci sarà da fare tantissimo».
– Cosa prevedete?
«Ci si muoverà molto meno per le vacanze e si andra molto di più in bicicletta. Invito tutti i negozi a stare aperti ad agosto, scommettiamo che lavoreranno tantissimo tutti?»
– Come vi state regolando per la riapertura?
«Abbiamo definito dei giorni per il magazzino, anche per assistere i clienti che devono servire gli e-commerce che non stanno andando affatto piano, poi c’è da riorganizzare il reparto assistenza»
– Avete indicazioni da seguire?
«In realtà a livello italiano non c’è ancora alcuna direttiva – confida Leonardi – ma noi ci stiamo regolando sul lavoro degli Americani e ci siamo allineati a loro. Ci sarà un bel daffare ma è l’unico modo per garantire la sicurezza dei nostri clienti e la nostra».
– E come funzionerà tutto?
«Pensate all’assistenza, ad esempio. Come ci arriva il prodotto apriamo la scatola e il nostro addetto, con i guanti, procederà alla sanificazione. Poi si eseguiranno le operazioni di manutenzione necessarie, e prima di mettere il prodotto di nuovo nella scatola verrà sanificato ancora. Stessa cosa farà il negoziante al momento della ricezione del materiale. Non si può fare diversamente e questo, certo, rallenterà le operazioni. Avviseremo che i tempi di assistenza saranno necessariamente più lunghi».
– I negozi come dovranno regolarsi
«Noi vediamo quello che fanno negli USA. Dovrà entrare un cliente per volta e verrà seguito da personale del negozio. Metterà in un sacchetto quello che vorrà comprare, ma anche quel che verrà toccato sarà messo da parte e poi sanificato prima di essere messo a disposizione del cliente successivo. Però vedrete che ne varrà la pena».
– Che intendi?
«Negli Stati Uniti i negozi di biciclette non hanno chiuso e pure con tutti i problemi i rallentamenti dovuti alle procedure di sicurezza, stanno fatturando bene».
– E smartworking a tutta…
«Noi lo facevamo già con alcuni collaboratori, ancora di più adesso. In questo periodo siamo stati tutti in smartworking, già attrezzati, lo faremo ancora di più perché comunque il personale in azienda sarà ridotto. Ma tenete conto che le riunioni con i nostri referenti siamo già abituati a farle così. Stavolta è capitato di farle anche mentre eravamo tutti sui rulli.
«Non abbiamo mai perso i contatti tra di noi, tra i manager e dipendenti italiani e i manager europei. E poi ogni settimana con l’azienda centrale, almeno 1.400 persone collegate tramite i vari webinar o utilizzando Zoom».
Guido P. Rubino