Pogacar a modo suo. Lascia fare, controlla, sfrutta bene i gregari poi sembra quasi non essere nemmeno colpa sua: se la strada sale si pedala e basta e lui va su più forte di tutti e resta solo. Attento al peso della sua bicicletta al punto di rinunciare anche i freni a disco (Colnago lascia libertà in questo senso)
Pogacar senza freni a disco? Una questione di peso, ne abbiamo parlato con Colnago
Al Giro d’Italia sarebbe il tappone dolomitico, alla Tirreno Adriatico si affronta due volte la salita di Monte Carpegna ma si mettono pure nelle gambe 215 chilometri. Parlare di tappone può essere esagerato rispetto ad altre situazioni ma il percorso ha permesso ai corridori di darsele di santa ragione.
E allora si parte con la fuga imperiale, il Monte Carpegna ricorda Marco Pantani che qui si allenava e usava questa salita per capire come stesse. Davanti si presentano Alaphilippe e Cosnefroy e Simmons in cerca di conferma per la sua maglia verde. Vantaggi che si sbriciola al primo passaggio sul Carpegna. Ma è il capolavoro di Simmons, ventenne barbuto che si porta da solo sul traguardo del GPM di Monte Carpegna in mezzo alla neve.
Baharain all’attacco nel primo passaggio sul Carpegna e anche in discesa. Dopo un lungo in curva di Caruso (rimasto miracolosamente in sella) in discesa hanno attaccato Landa e Bilbao.
Ma niente da fare. Nel secondo passaggio, proprio tra le bandiere del pirata, un attimo dopo la curva gialla dedicata a Pantani è Pogacar che saluta tutti e se ne va a modo suo, in modo antico, ricorda qualcun altro.
Neve e freddo, il fiato dei corridori diventa un nuvola di nebbia e fatica che diventa nebbia mentale mentre Pogacar continua a guadagnare in discesa si perde Mas che cade malamente in una semicurva. Dopo la tappa Vingegaard sarà molto critico sulla discesa che, a suo dire, è stata pulita dalla neve, ma la strada era troppo sporca e pericolosa.
Corsa spettacolare, immagini belle e da salita nonostante le quote limitate. Con certi campioni non servono neanche le montagne più grandi per fare spettacolo.
RISULTATO DI TAPPA
1 – Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) 215 km in 5h 28’57, alla media di 39.216 km/h
2 – Jonas Vingegaard (Jumbo Visma) a 1’03”
3 – Mikel Landa Meana (Bahrain Victorious) s.t.
CLASSIFICA GENERALE
1 – Tadej Pogacar (UAE Team Emirates)
2 – Jonas Vingegaard (Jumbo Visma) a 1’52”
3 – Mikel Landa Meana (Bahrain Victorious) a 2’33”
MAGLIE – Le maglie di leader della 57esima Tirreno-Adriatico Eolo sono prodotte con tessuti SITIP e disegnate da SPORTFUL
- Maglia Azzurra, leader della classifica generale, sponsorizzata ENIT – Agenzia Nazionale del Turismo – Tadej Pogacar (UAE Team Emirates)
- Maglia Ciclamino, leader della classifica a punti, sponsorizzata Made in Italy – Tadej Pogacar (UAE Team Emirates)
- Maglia Verde, leader del Gran Premio della Montagna, sponsorizzata Trenitalia – Quinn Simmons (Trek-Segafredo)
- Maglia Bianca, leader della Classifica dei Giovani, nato dopo il 01/01/1997, sponsorizzata Wurth Modyf – Tadej Pogacar (UAE Team Emirates)
12 mar 2022 – Riprodiuzione riservata – Redazione Cyclinside