13 mar 2020 – Basta qualche giorno chiusi in casa per apprezzare una semplice passeggiata in centro. Più ancora una corsa nel parco. Figuriamoci allora una Maratona dles Dolomites: in bici con in esclusiva il posto più bello del mondo per pedalare, mentre adesso la zona più aperta che ho è un balcone di 30 centimetri quadrati.
Mi prenderei a sberle. Perché l’ultima, luglio 2019, l’ho sofferta: sono arrivato a La Villa di corsa all’ultimo momento, poco allenato (ma anche da allenato non è che io sia proprio elettrico) e l’ho fatta svogliatamente.
Succede. Succede che per vari motivi uno passi un periodo di difficoltà, è naturale: a causa degli impegni di lavoro o di famiglia, per un momento di stanchezza. E mettiamoci pure che puoi rimanere senza benzina, avere una gomma a terra, subire l’inondazione, le cavallette. E va bene, avete capito che sono tutte scuse: negli ultimi mesi avevo rallentato gli allenamenti, non per giustificati motivi ma per semplice malavoglia. Roba da matti. Adesso ci penso e mi torna la voglia, ma di prendermi a sberle.
Nei giorni di stop forzato per via del Coronavirus cosa fai? Vai a ravanare negli hard disk, e ieri ho trovato tutte le clip che avevo fatto proprio durante quell’ultima mia sofferta Maratona dles Dolomites, l’anno scorso. Le sistemo e vedo che cos’ho fatto, dov’ero. E rivedo anche la mia faccia scontenta perché dopo il Sellaronda ero “stanchino” e sono uscito.
Mi prenderei a sberle un’altra volta. Non perché sono uscito dopo il Classico, perché pedalare in montagna non è uno scherzo se non sei un atleta (e io non lo sono), ma perché ora capisco che non mi sono goduto quei momenti come avrei dovuto.
Certo che durante la giornata in sella ho apprezzato le belle cose che ci ha insegnato la bici, il gusto della salita, la conquista del passo, pedalare sotto un’immensa parete rocciosa, se non avessi notato la bellezza di quei momenti sarei un cretino (guardate il video). Me li sono goduti. Ma ora capisco che non l’ho fatto con l’intensità che avrebbero meritato e me ne rammarico.
Inutile disperarsi, ormai è andata, ma devo imparare la lezione. La prossima salita sulle Dolomiti sarà diversa.
Aldo Ballerini