Qual è l’interfaccia migliore per le ruote delle biciclette da corsa oggi? O più specificamente: qual è l’interfaccia migliore per il mondo delle bici da corsa “race”?
Attorno a questa domanda il dibattito degli utenti finali si è letteralmente “infuocato” negli ultimi tre, quattro anni, tali e tante sono state le modifiche e gli aggiornamenti sugli standard tecnico dimensionali dei due attori coinvolti in questo binomio: ruote e coperture.
Sono cambiati – in modo radicale – le dimensioni delle parti in gioco (in particolare del canale del cerchio e della sezione dello pneumatico), e sono cambiati gli standard di interfacciamento, nel senso che il tubeless ha oggi spodestato (quasi) totalmente il tubolare dal trono di standard per il ciclismo prestazionale, e a sua volta lo ha fatto con sistemi di interfacciamento che sia via si sono andati a diversificare (hooked, hookless, minihook, ecc.).
A sorpresa, e sempre in un ambito di ciclismo “race”, sono poi ricomparsi i copertoncini, seppur nella nuova veste fatta di camere interne superleggere installate su cerchi molto spesso tubeless ready.
Cosa pensano e come si orientano gli utenti finali in questo quadro? Spesso la reazione è di confusione e disorientamento. E non può che essere altrimenti a fronte di un panorama dei costruttori che definire eterogeneo è riduttivo: le architetture tecniche sono tante, spesso non sono uniformemente condivise, gli standard dimensionali evolvono di frequente, inoltre non mancano aggiornamenti tecnici e normativi (primo tra tutti quelli delle regole internazionali ETRTO riviste neanche un anno fa) che di certo non creano un panorama di facile interpretazione per le stesse aziende. Queste, da parte loro, solo in pochi casi si occupano di produrre sia ruote che pneumatici e – anche laddove se ne possa parlare – la comunicazione tra gli attori in gioco è a volte scarsa.
Proprio per questo, in questa occasione, abbiamo pensato di formulare sette specifiche domande tecniche ad alcuni dei più importanti attori della produzione di settore.
Non ce ne vogliano le aziende assenti, ma in questa occasione la nostra scelta dei costruttori è stata dettata da esigenze prettamente pratiche (legata ai marchi presenti all’ultimo Italian Bike Festival di Misano Adriatico durante il quale le interviste sono state raccolte, e all’interno di questi è legata ai marchi che in quella occasione avevano un interlocutore che fosse tenuto ed esprimersi su quegli argomenti).
Insomma, lungi da noi dal pensare di tratteggiare con questo video un quadro definitivo e completo della situazione, ma crediamo che le risposte date possano contribuire a sciogliere diversi dubbi negli utenti finali.