Un cielo vicinissimo al suolo, nuvole rapide, paesaggi lunari fatti di pietre e vento e poi le distese dei crochi a Campo Imperatore, il simbolo di questo Abruzzo, forte e gentile, di una terra così accogliente e al tempo stesso a tratti ostile che ricorda all’uomo la magnificenza della natura. La terra che ha dato i natali a Ignazio Silone e di lui mia nonna mi raccontava che aveva perso la mamma e parte della sua famiglia nel terremoto della piana di Avezzano, quello terribile del 1915 dove morirono più di trentamila persone e il piccolo Secondino, questo il suo vero nome, vivo per miracolo così come suo fratello Romolo, pur non avendo nemmeno un “lapis” era riuscito a diventare uno degli scrittori italiani più amati del novecento.
Secondino Tranquilli veniva da questa terra, una terra che trema da sempre, che rimbomba nella notte e che di giorno è capace di far dimenticare all’uomo la sua violenza. Lo so. L’ho provato anche io e mio padre prima di me e il padre di mio padre prima di lui.
Nova Eroica Gran Sasso all’ombra del Corno Grande!
Questo è l’Abruzzo e oggi, 420 ciclisti, appassionati della bici quale mezzo per esplorare i luoghi, quelli più nascosti e mirabili della nostra Italia, sono partiti da Castel del Monte per pedalare i quattro percorsi della terza edizione della Nova Eroica Gran Sasso, una visionaria idea nata dall’amicizia di lungo corso tra Giancarlo Brocci, il padre de L’Eroica di Gaiole in Chianti e Marco Capoferri, patron di questa avventurosa scalata verso le cime del RE degli Appennini che si è pedalata con le Gravel e le bici moderne da corsa. Ma non è mancato anche l’inossidabile gruppo di ciclisti eroici con le loro bici d’epoca guidati da Gino Eroico che ci ha aggiornati, chilometro dopo chilometro del loro peregrinare lento e che ha contribuito a questo articolo inviando le meravigliose foto fatte sul percorso lungo insieme a quelle scattate da Bepi Arrivo.
Il percorso permanente di Nova Eroica Gran Sasso
E qui, su queste strade, sta per nascere un percorso permanente che Giancarlo e Marco iniziarono a mappare in una giornata di giugno del 2020, quando si era tornati da poco alla vita insieme, usciti dalle nostre case in cui eravamo stati costretti per via della Pandemia. Giancarlo ha raccontato di quella avventura: l’esplorazione del Gran Sasso d’Italia alla ricerca delle strade bianche sulle tracce dei vecchi tratturi, le vie che percorrevano i pastori per spostare le greggi. Trovato il tesoro i due amici decisero di proporre l’impresa fatta alla Regione Abruzzo. Oggi esiste un progetto approvato e finanziato di ben 54 chilometri di strade bianche che verrà messo a sistema tra la primavera e l’estate del 2025. Questi 54 chilometri si aggiungeranno agli altri già individuati fino a mettere a disposizione delle persone che vorranno pedalare in questo territorio, ben 150 chilometri di percorso permanente.
Quello che poteva penalizzare le aree lontane dalle grandi vie di comunicazione e l’assenza dell’asfalto, oggi è un punto di forza. E qui torna costante e sempre più fortemente voluto l’impegno di Eroica per l’ambiente e la natura.
I percorsi ritrovati
Il Parco Nazionale d’Abruzzo è inserito infatti nel recente studio tecnico dei Percorsi Ritrovati presentato durante Eroica Montalcino il 24 maggio scorso in occasione della Giornata Europea dei Parchi e realizzato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica con la consulenza tecnico-storica de L’Eroica nella figura di Giancarlo Brocci che ha curato la descrizione dei percorsi attorno ai parchi, ricordando in particolar modo questa terra che lui conosce molto bene, l’Abruzzo, e per la quale rinnova il suo impegno, il suo duplice atto d’amore, presenziando da tre anni all’edizione della NOVA Eroica Gran Sasso.
Se volete saperne di più e farvi raccontare l’Abruzzo e Nova Eroica Gran Sasso e i suoi 4 percorsi, ascoltate l’intervista nella puntata del 14 aprile di Gran Tour a Ruota Libera di Alessandra Schepisi per Radio 24.