Siamo sinceri, quando i ragazzi di Cipollini, invitandoci alla presentazione della nuova Itaca, ci avevano anticipato che si trattava di una bici endurance eravamo un po’ perplessi.
Storicamente, le bici endurance le abbiamo considerate sempre molto “intelligenti”, ma viste un po’ come né carne né pesce per le geometrie che, cercando il comfort, finivano sempre per penalizzare in maniera, a volte eccessiva, reattività e prestazioni.
L’avvento del fenomeno gravel, specialmente con la declinazione “Gravel Race”, sembrava, inoltre, potesse dare il colpo di grazia definitivo per il segmento.
E Invece….?
Una bici furba come… Ulisse
Invece la nuova Itaca di MCipollini si rivela una bici furba, proprio come Ulisse, la cui arguzia non può non venirti in mente dopo aver provato questa bici che porta nel nome la meta di tutti i pellegrinaggi del “nostro” eroe.
Ma vediamo cos’ha di speciale questa bici che, pur dopo un breve test, ci ha fatto un’ottima impressione.
TCM: il “vero” monoscocca secondo MCipollini
Itaca si sviluppa sull’impronta del “Frame of a Genius”, il telaio TCM di MCipollini.
A differenza di molti telai monoscocca, nei quali solo il triangolo anteriore è effettivamente costruito in un pezzo unico, ma con i foderi del carro incollati successivamente e con un secondo passaggio di cottura in autoclave, i telai MCipollini, prodotti interamente in Europa da un’azienda facente parte, come MCipollini, del Gruppo Zecchetto, nascono da uno stampo unico, grazie a una lavorazione lunga e complessa, con un unico passaggio in autoclave.
Le pelli di carbonio vengono stese e sovrapposte all’interno di uno stampo in alluminio, in modo da ottenere il massimo risultato. In questo modo, dalla procedura di laminazione nasce un pezzo unico che non subisce nessuna ulteriore lavorazione strutturale o successive cotture che potrebbero alterare la struttura del telaio.
Il vantaggio di questa tecnologia è di avere un telaio più rigido e reattivo, oltre che più durevole nel tempo. Ulteriore dettaglio: Il telaio Itaca esce dallo stampo con finitura in carbonio 3K ottenuta con accurata laminazione artigianale.
La perfezione della finitura del telaio fa si che la bici, fra le varie colorazioni, sia disponibile anche in finiture con il carbonio a vista
Tecnicamente Itaca deriva dalla Dolomia, che già aveva richiesto la creazione di cinque layout diversi di laminazione, l’aggiunta di ulteriori due strati ha portato la Itaca ad avere un livello di rigidità ancora superiore.
Il segreto è nel regisella
Ma se la bici è più rigida della Dolomia, come può essere più confortevole? Un grosso merito, come abbiamo visto, deriva dall’attento studio del telaio, ma molto passa dal rinnovato reggisella, nella cui laminazione è stata inserita la fibra di lino che, oltre ad essere una fibra naturale, garantisce, grazie alle sue doti naturali, lo smorzamento delle vibrazioni trasmesse dal terreno al ciclista durante la pedalata.
Caratteristiche tecniche
Itaca può vantare geometrie endurance, volte a ottimizzare le lunghe percorrenze senza rinunciare alla guidabilità tipica delle MCipollini. La parola d’ordine, però, rimane “comfort”, e anche per questo il telaio e la forcella ospitano coperture fino a 40 millmetri (realmente misurati), così da essere più comodi ma avere anche una maggiore trazione e sicurezza in discesa.
Con questi spazi si possono montare senza problemi coperture destinate al Gravel e, perché no, di sconfinare, ed è questo uno ottimo incentivo all’acquisto di questa bici, verso un gravel racing fatto di strade bianche e sterrati leggeri.
Il progetto è ottimizzato, comunque, su coperture di riferimento da 32 millmetri che sono quelle presenti di serie sulle biciclette Itaca.
La bicicletta è dotata di attacchi pinza freni direttamente da 160 millimetri, questo ha comportato la rimozione degli adattatori e quindi a una maggiore pulizia delle linee. È inoltre compatibile con i nuovi cambi full mount e con i cambi standard tramite forcellino UDH.
Porta oggetti nel telaio
Per quanto riguarda gli accessori, Itaca dispone di un porta oggetti a chiusura magnetica, che rende facile l’apertura in caso di necessità di intervento meccanico, e un astuccio MCipollini di serie, adatto all’inserimento di multitool, di leve per la rimozione della copertura e di bombolette CO2.
Per finire, è comunque disponibile il solo Set Frame per chi vuole costruirsi la bici decidendo ogni singolo componente.
Alla prova su strada
Nel corso della presentazione della nuova bicicletta abbiamo avuto modo di apprezzare la Itaca seppure in un test piuttosto breve. Alle indubbie doti di comfort promesse, affianca una Reattività di risposta, quando ci si alza sui pedali per scattare o rilanciare l’azione, da “vera” MCipollini.
A questo si aggiungono anche ottime doti di agilità e guidabilità che permettono di divertirsi parecchio anche in discesa o su percorsi molto guidati. Il passaggio ruota generoso, poi, non può che essere, da amanti del gravel in tutte le sue infinite sfumature, un ulteriore plus per i nostri occhi.
Promossa, dunque, a questo primo esame. In attesa di pedalarci per altri chilometri.
Galleria fotografica
Ulteriori informazioni: https://www.mcipollini.com/it