Biciclette da corsa, pochi modelli gravel e rapporti da Parigi Roubaix: si può riassumere così la due giorni mondiale che si sta per disputare in Veneto, tra Cittadella e Vicenza, che assegnerà le prime maglie iridate della storia del gravel.
Il percorso molto piatto (qui la nostra ricognizione) ha portato i corridori a fare scelte precise per quanto riguarda i mezzi meccanici.
In casa Specialized, ad esempio, la scelta è ampia e molti atleti e atlete hanno optato per l’utilizzo della Roubaix, la bicicletta dedicata proprio alla classica delle pietre che sembra adattarsi perfettamente a un percorso gravel senza grandi difficoltà tecniche. Tra gli atleti che utilizzano il marchio americano solo Matt Beer e Sarah Sturm correranno con una vera e propria Gravel, la Crux. Per gli altri, appunto, la Roubaix che vi mostriamo in queste immagini con alcuni dettagli degni di nota.
Peter Sagan: nuova manopola Future Shock
Peter Sagan è sempre stato uno sperimentatore, sin da quando Specialized ha introdotto il Future Shock, lo speciale ammortizzatore posizionato sotto l’attacco manubrio così da svolgere la sua funzione senza modificare la geometria della bicicletta (come avviene normalmente per le forcelle ammortizzate) il tre volte campione del mondo su strada ne ha seguito con attenzione l’evoluzione. Anche in questa occasione la bicicletta di Sagan presenta qualcosa di particolare.
Guardando il raffronto con la bicicletta di Daniel Oss, ad esempio, anch’essa dotata di Future Shock, si nota una manopola differente che dà evidentemente maggiore presa quando c’è da ruotarla per bloccare o sbloccare l’ammortizzatore:
Rapporti da… Parigi Roubaix
In questo particolare percorso, possiamo dirlo, i 12 rapporti non servono. Certamente, un po’ come nella Parigi Roubaix, dove le difficoltà non sono certo altrimetriche, i corridori hanno optato per scelte volte ad avere una gamma di rapporti perfetta per la pianura e, anche se vediamo pignoni più grandi, da salita, è solo perché gli assortimenti a loro disposizione prevedono queste scelte, ma c’è da scommettere che i pignoni più grandi arriveranno al traguardo senza essere intaccati dalla catena.
Sulla moltiplica invece si opterà per corone di grandi dimensioni, da 53-54 e 46 denti per la più piccola, più che sufficienti all’altimetria ridotta della prova.
Accessori da corsa
Anche per quanto riguarda gli accessori scelti dai corridori. Pedali e scarpe, soprattutto, saranno quelli utilizzati per tutta la stagione e quasi nessuno utilizzerà accessori e componenti specifici per il gravel. Se questo mondiale doveva fare da traino per un prodotto l’obiettivo è stato mancato clamorosamente. Chi organizzerà le prossime gare, soprattutto di questo livello, non potrà non tenerne conto.
La Specialized S-Works Roubaix di Daniel Oss
La Specialized S-Works Roubaix di Peter Sagan
8 ott 2022 – Riproduzione riservata – Cyclinside
(immagini delle ricognizioni di Michael Cerveny – Weds Ride)