24 lug 2018 – E sì, che qualcosa non vada nell’organizzazione del Tour è un dato di fatto a quanto pare. Nella tappa di oggi dei contadini, per protesta, hanno occupato la sede stradale con balle di fieno. Fin qui si può parlare della “solita” protesta cui il Tour non è nuovo.
Il ciclismo purtroppo, proprio perché si svolge su strada, è uno sport molto vulnerabile in questo senso. Pare che la protesta sia stata messa in atto proprio un attimo prima del passaggio del gruppo, perché la strada, nei sopralluoghi che pure ci sono di continuo prima del passaggio della gara, era libera.
Quel che pare essere andato male è stato il modo in cui la Gendarmerie ha reagito: usando gas lacrimogeni che non si sono dispersi prima dell’arrivo del gruppo, col risultato che i corridori hanno avuto parecchi fastidi e, se non si son fermati per la strada occupata, si sono dovuti fermare per intervenire e alleviare il fastidio. Niente di grave, ma insomma… forse si poteva intervenire diversamente. Il fastidio agli occhi dei corridori inizialmente era stato imputato a qualcosa gettato dagli stessi agricoltori, invece pare che il problema sia stato dovuto proprio all’impiego di lacrimogeni e spray al peperoncino.
Insomma, al di là delle difficoltà di gestione di un evento tanto grande (e vi assicuriamo che i controlli a villaggio di partenza e arrivo sono molto meticolosi tanto che pure per chi lavora ci sono moltissimi limiti) qualcosa da rivedere c’è. Ma forse l’avevamo già scritto qualche giorno fa.
GR