19 apr 2017 – Uno spogliatoio del Vigorelli, tra le panche di legno dove si cambiavano i ciclisti alle Sei Giorni o, chissà, dove Coppi e Anquetil e Moser e tutti gli altri avevano i loro massaggiatori e allenatori prima della prova importante o di un Record dell’Ora.
Parla Andy Pruitt, il “signor Body Geometry” di Specialized e mostra le soluzioni della casa americana. Qualche giorno fa su questa pista girò addirittura Mike Sinyard, il fondatore di Specialized, che in un’intervista ha parlato dell’importanza della bicicletta su misura. Qualcuno ha sorriso: ma come, proprio Specialized che fa telai in misure predefinite?
Sì, proprio lui. Perché l’approccio di chi fa telai monoscocca è chiaramente diverso da chi può decidere i gradi di inclinazione di ogni tubo di ogni bicicletta che produce. Specialized ha aggirato questo limite studiando una personalizzazione della posizione a partire dagli accessori ma rielaborando completamente lo sviluppo dei telai nelle diverse misure.
Ve ne parleremo.
Intanto c’è il piacere di vedere il Vigorelli vivo nella cultura ciclistica e sfruttato da un’azienda per un’educational rivolto ai propri rivenditori. Una pista come il Vigorelli, nel centro di Milano, può essere anche un riferimento in questo senso, è cultura ciclistica.
Un esempio per tutti che magari verrà raccolto anche da altre aziende.
GR