15 apr 2018 – E se Enrico Gasparotto piazzasse la terza? A un certo punto non sembrava un’ipotesi incredibile per l’italiano che ha un feeling speciale con l’Amstel Gold Race che ha già vinto due volte.
Nella selezione sulle 35 salite che ha caratterizzato l’edizione 2018 della corsa della birra, unica classica olandese, il gruppo si è assottigliato sempre di più fino a filtrare i migliori. Sagan Sornione e gli altri all’attacco, compreso Valverde, pericolosissimo quando carica il fucile e prende la mira mentre Van Avermaet si dissolve in una forma evidentemente non al meglio.
Nelle stradine strette olandesi gli ultimi sopravvissuti della corsa si presentano ai meno 10 chilometri dall’arrivo senza le idee molto chiare, con scatti e contro scatti tra i primi 12 che comprendono anche i resti della fuga mattutina. Ed è così che si presentano sulla salita del Bemelerberg dove parte Jakob Fuglsang e poi Valverde, Alaphilippe e Sagan e tutti gli altri: nulla di fatto e otto verso l’arrivo.
A due chilometri dall’arrivo parte Valgren con Kreuziger e poi Gasparotto. Sul traguardo la vittoria è di Valgren che si gioca bene la volata ed evita il rientro di Gasparotto che arriva terzo.
Quarto Peter Sagan, tanto per dire come sarebbe finita se l’Astana non avesse messo in gioco la tattica.
Il nuovo tracciato ha fatto più selezione, ma tutto sommato ci piaceva di più il Cauberg. Alla fine la corsa non è stata meno tattica.
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Redazione Cyclinside