E se vi dicessimo cargo bike?
In Italia sono ancora poco diffuse (anche se i numeri parlano di una rapida crescita) mentre in Europa hanno sempre di più un ruolo importante nel trasporto cittadino. Tanto più con l’arrivo delle versioni a pedalata assistita che permettono di superare i dislivelli.
Vale la pena, allora, segnalare due iniziative.
La prima è quella del premio “Urban Award”, il contest, ideato da Ludovica Casellati e organizzato con l’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) che premia ogni anno i migliori progetti legati alla bicicletta e alla mobilità sostenibile realizzati delle amministrazioni comunali sul territorio nazionale.
Le tre cargo e-bike offerte dagli associati ad ANCMA sono state consegnate alla città vincitrice, Bergamo, in occasione della Settimana Europea della Mobilità sostenibile (che a noi piace pensare sia in bicicletta, più che in auto elettrica).
La consegna è avvenuta direttamente al sindaco di Bergamo, Giorgio Gori. La nuova miniflotta in dotazione alla città di Bergamo è composta da tre modelli innovativi della Gamma Bergamont motorizzati Bosch e adatti al carico di diverse dimensioni e al trasporto di merci.
Un’iniziativa interessante che coinvolge direttamente le aziende, a cominciare da Bergamont che ha messo a disposizione i tre veicoli.
Bologna e gli incentivi
Vale la pena anche segnalare l’iniziativa di Bologna. Nel capoluogo emiliano c’è stata un’impennata di acquisti di cargo bike, e anche di e-bike per l’uso cittadino grazie agli incentivi del comune: 1.000 euro per una cargo e 500 per una e-bike.
L’iniziativa ha portato all’acquisto di 175 biciclette da trasporto a pedalata assistita che si aggiungono alle altre e-bike e pure alle cargo “tradizionali”, non a pedalata assistita che pure sono sempre più in circolazione sul territorio comunale.
«La distanza media casa-scuola è inferiore agli 800 metri – spiega Simona Larghetti, Consigliera Comunale che segue da vicino le iniziative per la mobilità –
Aiutare le famiglie nel migliorare i tempi di vita non è regalargli un parcheggio gratuito (che non si trova, perché lo spazio in città è finito) ma – tra le altre cose – metterle nelle condizioni di usare un mezzo che recupera tempo, spazio e occasione di fare movimento, occasioni di cui abbiamo sempre più bisogno.
Meno palestra, più bike to school».