Il campione e la campionissima e gli altri. Una domenica così ricca di ciclismo bello è roba da conservare con cura nei ricordi. Perché c’è stata una Gand Wevelgem storica e pure altro.
La notizia più forte è la prima vittoria di un atleta africano in una classica del nord. A molti è sembra un carneade, uno fortunato, ammesso che si possa parlare di fortuna dopo 250 chilometri di corsa con muri che avvelenano i pensieri prima ancora delle gambe. Vale la pena rivederlo il finale della Gand 2022. Perché Girmay se l’è giocata da campione anche se farà 22 anni fra meno di una settimana.
Il corridore dell’Eritrea se n’è scappato dai migliori quando i chilometri erano poche monete prima del traguardo, si è gestito e ha fatto una volata magistrale. Probabilmente non se l’aspettavano. Il giallo-nero Laporte, che già qualcosa ha vinto quest’anno, per forza e concessione di maglia (la Jumbo Visma ha dominato diverse corse) non si è ricordato che questo Girmay, nel mondiale vinto da Filippo Baroncini tragli Under 23 aveva conquistato una medaglia d’argento con una volata di quelle che strappano l’asfalto.
All’arrivo della Gand gli hanno dato il tempo di caricare la sua volata e li ha lasciati tutti lì, campioni e predestinati come Demare che in questo inizio di stagione ha da masticare un po’ amaro.
Ora per Girmay si farà un po’ più dura: prima di lasciarlo lì dietro al gruppetto ristretto a caricare la sua volata.
Poi Elisa Balsamo. L’iridata continua la sua striscia di successi infilando anche la volata della Gand Wevelgem dopo aver vinto a Cittiglio e a De Panne. Ha lasciato a bocca asciutta anche una come Marianne Vos che non regala certo le corse ed è arrivata seconda sul traguardo. Momento d’oro per la campionessa del mondo che sarà pure forte di una squadra formidabile, ma ci sta abituando a progressioni che risucchiano tutte la avversarie all’inesorabile destino del secondo posto.
La Gand Wevelgem ha sorriso anche agli Azzurri Junior: la vittoria dei più giovani è andata al nostro Thomas Capra.
Infine, vale la pena parlare anche del GP Larciano, torniamo a latitudini più basse per festeggiare la vittoria di Diego Ulissi su un bravissimo Alessandro Fedeli, in maglia nazionale e ufficialmente senza lavoro dopo che la sua squadra, la Gazprom, ha – almeno per il momento – chiuso i battenti dopo le sanzioni inflitte alle aziende russe in una scelta che molti hanno criticato visto che ha finito per penalizzare atleti di altre nazioni mentre diversi corridori russi continuano a correre in altre squadre.
Ci sarebbe anche altro da dire per i colori azzurri, a cominciare da Bagioli che ha battuto tutti nell’ultima tappa del Giro di Catalunya. Ciclismo bello.
28 mar 2022 – Riproduzione riservata – Redazione Cyclinside (GPR)