9 giu 2019 – In una bella volata per pochi dopo un lungo dominio fianco a fianco di Nibali, che ha tenuto per parecchie decine di chilometri tutti i tifosi con il fiato sospeso, Diego Ulissi oggi ha fatto qualcosa di veramente speciale e raro. Era nato nella bella Toscana ma ha scelto Lugano per venirci a vivere. E oggi ci ha vinto. Da domani quindi potrà girare per strada ed essere riconosciuto e annoverato fra i grandi che hanno vinto sul Ceresio, dopo essere comunque salito su questo podio per ben altre due volte, al secondo e al terzo posto.
E, fatto interessante, è il primo, dopo Marco Vitali (oggi presidente di Pro Velo Ticino, che qui ci aveva vinto tre volte da professionista), a vivere nella capitale economica ticinese e a saper dominare l’unica gara internazionale sotto alle proprie finestre. Pensare che oggi in lotta, di questo “club”, c’erano anche Nibali e Aru, al rientro alle competizioni dopo una lunga sosta, ma sul finale non c’è stata più storia. Il GP di Lugano è quindi ancora una “cosa” per italiani, come dice l’albo d’oro: fra gli ultimi, Filosi nel 2017 e Colbrelli nel 2016. Lugano porta bene anche agli altri italiani vincenti, come l’ultima volta che c’è passato il giro, davanti al neo inaugurato centro culturale del LAC, quando aveva trionfato Sacha Modolo. Per non parlare di Fausto Coppi ai mondiali su strada nel 1953: più che per il distacco di sei minuti, quella gara restò tuttavia negli annali per la famosa prima uscita pubblica della dama bianca.
Ne è entusiasta il Direttore Sportivo Rubens Bertogliati, anche lui di casa: “felice del risultato ma soprattutto di come ho visto la squadra lavorare insieme per ottenere il massimo: Diego Ulissi ha trasformato in risultato il lavoro di tutti compagni di squadra e ha vinto meritatamente il gran premio Lugano”. Già, perchè la UAE, che conta sul manager altrettanto ticinese Mauro Gianetti, si era visto molto presto che avrebbe fatto qualcosa di buono, ma la mossa decisiva si è vista a meno di due giri dalla fine, quando il gruppo di testa si è avvantaggiato e si sono aggregati gli altri candidati all’arrivo della fuga”.
Nell’ultima salita verso la Piodella ci sono stati gli ultimi attacchi ma nessuno è più fuggito via e il gruppetto dei migliori si è presentato sul traguardo per la volata finale.
Alex d’Agosta (testo e video)