16 nov 2017 – C’era anche Felice Gimondi all’inaugurazione di FICO, il centro agroalimentare voluto da Eataly a Bologna. Una superficie immensa, talmente grande da girarci in bicicletta. Ecco perché c’era Gimondi: perché Bianchi fornisce le biciclette per muoversi e fare shopping. Ma di questo vi diremo.
Gimondi era lì, a ciondolare un po’ annoiato e a chiacchierare con l’amico campione Marino Vigna. Gimondi battuta pronta e orgoglio da corridore, sempre.
Tant’è che non avevamo preso l’argomento della caduta che gli ha procurato qualche problema all’Eroica, però ci è tornato su lui. Stavamo per fotografarlo sul triciclo, la “FICO Bike” fornita da Bianchi ma lui no, non ha voluto: «Figurati, dopo quella caduta se mi vedono qua sopra dicono che mi ci vuole questo per non farmi male».
Abbiamo provato a ribattere che ok, sullo sterrato una caduta non è mai disonorevole, ma lui non è parso molto convinto: «No no, figurati, trent’anni che non cado in bicicletta e vado a farmi male così». Insomma, il campione non molla mai e intanto stringe mani e fa foto. E al signore con pochi capelli bianchi che gli si presenta dicendo che lui lo tifava tantissimo seguendolo alla radio, risponde prontamente:
«Eh, la radio… guarda che quando correvo io c’era già la televisione eh!».
Viva Gimondi, gliel’hanno detto in tanti ieri fermandolo nei corridoi di FICO. Lo ribadiamo pure da qui. Se lo merita.
GR