24 nov 2017 – FICO è un’esperienza del palato. Te la presentano così la nuova idea firmata Eataly alle porte di Bologna che già ti chiedi cosa ci sarà di tanto particolare, diamine: viviamo in Italia, cos’altro dovrò mangiare da farmi pensare che lì possa essere “ancora di più”.
Pensi a questo mentre il bus ti porta verso il centro agroalimentare più grande del mondo. Sì, perché da FICO (che non state a sorridere, è l’acronimo di “Fabbrica Italiana COntadina” – tutto sommato hanno lasciato andare anche la “O” ed è meglio così) sono compresi i campi coltivati e le stalle, pure le fabbriche che producono prodotti da comprare oppure da gustare direttamente sul posto, un vero chilometro zero insomma che poi proprio zero non è vista l’estensione. E non è solo dedicato al mangiare, ma anche all’educazione del mangiare.
E la bicicletta che c’entra?
Vista l’estensione hanno pensato bene di dare la possibilità ai visitatori di muoversi agevolmente all’interno del centro in bicicletta. Ma non biciclette normali: tricicli appositamente realizzati che sono già stati ribattezzati “FICO Bike” e, guarda un po’, sono tutti di quel magico celeste che riporta in casa Bianchi. È proprio l’azienda di Treviglio a fornire i mezzi per muoversi all’interno di FICO e a sancire il legame stretto col centro agroalimentare è proprio la presenza di uno shop Bianchi all’interno dell’area.
Non solo le 500 shopping bike insomma, realizzate con sistema frenante idraulico a disco, ma tutta la produzione Bianchi a disposizione del pubblico, dalla bicicletta in acciaio dedicata all’Eroica a quelle dalla linea classica fino alle ultime evoluzione del Countervail e fino alla Bianchi Ferrari che era stata presentata a Eurobike.
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Guido P. Rubino