Non c’era una vera prestazione sportiva da monitorare, né una rotta da tracciare. Il 30 novembre negli spazi dello Sheraton Milan San Siro, la tecnologia Garmin, si è dedicata totalmente a una “gara” più alta, che non conosce sconfitte e va dritta su una strada senza deviazioni: quella del donare.
Il nuovo format Beat Yesterday
Quest’anno la celebrazione dei Garmin Beat Yesterday Award è uscita dai tradizionali schemi – siamo ormai all’ottava edizione – quella del premio conferito a “eroi normali” che, lasciandosi alle spalle i loro ieri difficili attraversano l’oggi guardando fiduciosi al domani.
L’edizione attuale, che sfoggia per l’occasione anche un nome nuovo – si chiama infatti non a caso Garmin Beat Yesterday for Charity – ha scelto di realizzare un Beat Yesterday diverso e per la prima volta aperto al pubblico. Una staffetta benefica per portare, pedalando virtualmente fino a Padova, 10.000 euro e donarli a Obiettivo3.
La Charity
Obiettivo3 nasce da un’idea di Alex Zanardi e dalla sua voglia di condividere e far provare anche ad altri le sue stesse emozioni, regalare un’opportunità e sostenere coloro che vorrebbero avvicinarsi allo sport ma non ne hanno la possibilità. Obiettivo3 infatti punta a far apprendere e diffondere la pratica sportiva tra persone con disabilità ancora oggi penalizzate dagli alti costi e dalla difficoltà nell’iniziare. Tra le discipline di cui si occupa l’associazione ci sono paracycling, paratriathlon, wheelchair tennis, pararchery, parathletics e para alpine skiing.
E così, nel grande spazio dell’hotel meneghino, sulle Tacx NEO Bike, smart bike all-in-one per l’allenamento indoor che garantiscono una simulazione realistica del ciclismo, e sugli Smart Trainer del brand si alternavano campioni sportivi e personaggi dello spettacolo,mentre sopra di loro, un tabellone digitale ci teneva aggiornati su percorso fatto e raccolta fondi, sul palco si sono susseguiti talk che hanno toccato temi alti e importantissimi, nello sport ma anche nella vita.
I Talk: temi alti e un parterre di star
Argomenti come l’altruismo, la vocazione, la genialità e la condivisione, in cui, in puro spirito Beat Yestaday gli ospiti si sono messi a nudo con ricordi e racconti di momenti belli e momenti difficili, riflessioni e pensieri. Un’esperienza di vicinanza toccante, mentre in sella, atleti veri o improvvisati faticavano per percorrere la distanza che li separava da Padova con il loro “bagaglio” prezioso.
E così personaggi famosi dello sport del calibro di Vincenzo Nibali, Filippo Ganna, Davide Cassani, Kristian Ghedina, ma anche persone che hanno fatto della charity la loro vita, come Barbara Manni di Obiettivo3, o nomi del mondo dello spettacolo come Ghemon, Linus e Davide Camicioli e la presenza commovente e intesa di Erica Fre, premiata in un Beat Yesterday passato, eroina di tutti i giorni che ha trovato nella bici il suo riscatto, e sui pedali supera in supless ogni ostacolo, esattamente come ha tenuto botta sul palco, in mezzo a tutti quei giganti.
E poi ancora, la farfalla Fabrizia D’Ottavio, Stefano Baldini, Elia Viviani, Simone Nieddu di Dainese, Alessandro Ballan, Marco Baccarini, e Luca Biganzoli di Urania Basket e Riccardo Groppo di SAT, un turbine di nomi e personalità in cui non contava più essere attori, sportivi, manager o DJ. L’unica cosa importante era avere il cuore grande e la volontà di esserci e mettersi in gioco.
Anche questo è “Beat Yesterdy”
L’arrivo, il fund raising
E infine “l’arrivo a Padova”, e il raggiungimento dell’obiettivo di fund raising – 10.000 euro – è avvenuto mentre in sella c’era una squadra élite di campioni del ciclismo: Vincenzo Nibali, Alessandro Ballan, Elia Viviani e Marco Aurelio Fontana.
Ulteriori informazioni: https://www.garmin.com/it-IT/beatyesterday/