18 mag 2016 – Sul regno dei giovani del ciclismo non tramonta mai il sole. Meglio ancora di Carlo V d’Asburgo, perché i giovani non finiscono mai. Quale migliore spot per il ciclismo di quello di oggi?
Ci è piaciuta tanto questa giornata che vale la pena scrivere insieme delle due corse. Perché c’è un filo conduttore che le unisce: un arrivo in salita, difficile, una tappa molto complessa in Italia, un po’ meno in California. Ma il risultato non cambia: due giovani che promettono bene per il futuro.
Nella Corsa Rosa esce fuori Giulio Ciccone, un ragazzino di 21 anni che non se l’aspettava nemmeno lui. Ma a un certo punto ha sentito la gamba così buona che ha avvisato l’ammiraglia “sto bene, proseguo”, ha detto per radio a Roberto Reverberi. Il suo direttore sportivo si è fatto così prendere dall’entusiasmo che ha saltato pure la deviazione per le ammiraglie all’arrivo ed ha tagliato il traguardo assieme quasi al suo corridore in festa grande. Pazienza per la multa inevitabile: ne è valsa la pena.
Dall’altra parte del mondo (sono nove ore di differenza) un altro giovane, due anni in più e un po’ meno promessa, perché di cose buone ne ha già fatte vedere: Julian Alaphilippe corre già in un top team che non ha bisogno di inviti per correre nelle gare più importanti. Il suo numero è notevole nel tratto finale, durissimo, della corsa americana.
Oggi questi due ragazzini hanno fatto il massimo nel modo migliore. Hanno vinto in salita e hanno detto del futuro bello del ciclismo.
Ecco il video dell’arrivo della terza tappa del Tour of California:
https://www.youtube.com/watch?v=0BZ0FQrGbc0
GR