15 mag 2016 – No, non ha vinto la cronometro Gianluca Brambilla, ma l’ha difesa per un secondo da Bob Jungels che vale come una vittoria. Tanto più che lui cronoman non è. Si è classificato 18 nella classifica di una cronometro divisa in due parti: quella con la strada asciutta e quella degli ultimi, sotto la pioggia. E c’era una bella differenza visto che le strade non erano affatto facili. Saper guidare la bicicletta era fondamentale quanto essere in buona condizione fisica. E infatti nella discesa finale sono andati forti sia Brambilla che Nibali, entrambi ottimi in discesa.
Bene pure Valverde, nella sua posizione decisamente strana con il reggisella girato in avanti per avere la sella più sulla verticale del movimento centrale. Scelte efficaci e dall’estetica discutibile nell’esasperazione della cronometro. Percorso talmente complicato da far venire il dubbio se non fosse il caso di utilizzare materiali più “normali” rispetto alle biciclette da cronometro. Non c’era solo quella curva finale (un po’ esagerata per una cronometro) a mettere in difficoltà i corridori.
E noi ci godiamo un altro giorno, riposo compreso di domani, con un italiano in rosa.
Primoz Roglic, il vincitore di tappa
Redazione Cyclinside