6 giu 2017 – È calato il sipario, domenica sera, sula terza edizione del Bicletterario, il concorso di “letteratura ciclistica” nato a Scauri, in quell’angolo di provincia di Latina che poco più è Campania. Sembra insolito parlare di biciclette quaggiù, certe iniziative sembrano prerogativa del nord Italia, dove la bicicletta appare culturalmente più diffusa. E invece il Bicicletterario, come il Napoli Bike Festival e altre iniziative che non sono solo dei momenti di pedalata, è la dimostrazione che la voglia di pedalare – e la possibilità di farlo – sono distribuite in tutta Italia.
Qui non si parla di granfondo e neppure di agonismo. Si parla di mobilità, facendo leva sulla parola “cultura”. Quella per cui non si comincia a pedalare per ottenere un risultato agonistico – quello, caso mai, arriva dopo – ma si pedala perché è una cosa naturale e lo sarebbe ancora di più per muoversi e anche per viaggiare.
E si viaggia anche con le parole, in lungo e in largo per l’Italia. Racconti e poesie sono arrivati da ogni parte del nostro Paese, qualcuna pure da fuori e sono andate a comporre, dopo un’attenta selezione della giuria, l’antologia del 2017 che ormai è diventato un volume da ricercare e collezionare ogni anno.
Quello del 2017 è stato intitolato “La Penna e la Bici” ed è realizzato da Caramanica Editore.
Il Bicicletterario sono racconti e poesie di bambini, ragazzi e adulti. Nel Bicicletterario le parole scorrono naturali e si parla di ciclabilità. Si parte da Minturno e quest’anno abbiamo registrato anche la presenza del sindaco, Gerardo Stefanelli, che ha voluto parlare delle possibilità ciclabili da mettere d’accordo con tendenze e necessità diverse e rilevando come possa essere proprio la cultura a portare quel cambiamento di cui si ha bisogno per far diventare la bicicletta “naturale”.
Il Bicicletterario diventa un gioco a scuola, dove molti insegnanti hanno sottoposto la sfida ai propri alunni e ne sono venute fuori composizioni davvero interessanti (qualcuno promette decisamente bene). È un gioco di fantasia e di immaginazione – c’era anche un fantasiologo in giuria – che può essere utile a riscoprire cose che già si conoscono ma con un occhio diverso. Ve lo racconteremo a parte questo.
Ma c’è anche l’interesse degli sponsor come Schiano Bikes. Anzi, dei “partner” come preferisce definirsi Mario Schiano, titolare dell’azienda e che quest’anno ha portato, come spettatori, anche cinque ragazzi di un liceo francese Les Bruyères, di Rouen. Erwan, Alexandre, Maxim e Chloé si sono dati da fare per la realizzazione di un articolo in francese e inglese nell’ambito di un progetto di commercio internazionale.
Poi i concerti la sera, le cene col mare già estivo in una Minturno incuriosita da un evento che le sta dando una bella visibilità. Al punto che i vincitori della sezione racconti scritti da adulti, Diego Squarzon di Caltrano (VI) classificatosi al primo posto e la seconda, Monica Pasquarelli di Mombaruzzo (AT) si sono proposti di diventare ambasciatori del Bicicletterario nel nord Italia, magari coinvolgendo anche le scuole delle loro terre. E chissà che la quarta edizione del Bicicletterario non avrà ancora più partecipanti. La formula piace e nelle scuole diventa anche una scusa educativa.
Occhi aperti al prossimo bando, quindi. Noi provvederemo a darvene notizia.
Ulteriori informazioni: http://bicicletterario.blogspot.it
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Guido P. Rubino