Un video pieno di belle immagini ci riporta ancora sulla Rete Ciclabile dei Trabocchi, quel vero e proprio paradiso del cicloturismo che già qualche tempo fa avevamo iniziato a conoscere grazie a questo articolo e questo videoracconto realizzati pedalando sull'”anello frentano”.
L’itinerario che vi proponiamo in questa occasione è un altro dei tanti inclusi nella Rete.
Ma se con l’anello frentano ci eravamo diretti nell’entroterra, in questo caso rimaniamo sulla costa, questa e le suggestioni naturalistiche dei suoi scenari e il fascino dei trabocchi, ovvero le palafitte sul mare che a questa rete di percorsi hanno dato il nome e che sono diventate il simbolo di questa serie di itinerari cicloturistici tutti in quel quadrante sud orientale dell’Abruzzo che unisce costa e pendici dei monti.
I19 chilometri che vi raccontiamo sono dunque quelli della cosiddetta Rotta delle Riserve.
È un itinerario breve, per questo adatto a tutti, ma pieno di meraviglie; il nome a questa rotta come a tante altre di tutta la rete lo ha dato il GAL Costa dei Trabocchi, che da cinque anni sta valorizzando, strutturando e promuovendo queste vie ciclabili che ovviamente sono tutte segnalate, georeferenziate e provviste anche di punti di ciclofficina (le cosiddette bike station).
Non finisce qui, perché proprio la Rotta delle Riserve è una di quelle incluse nel progetto Trabocchi Game, originalissima esperienza di caccia al tesoro da fare – in bicicletta – su molte delle vie di questa rete.
Trabocchi game è una sorta di tour autoguidato alla scoperta del patrimonio storico, culturale e naturale dei comuni appartenenti al GAL Costa dei Trabocchi; è un’esperienza di di mezza giornata che prevede una prima parte di attività in bici con includa una caccia al tesoro e una seconda parte di esperienza enogastronomica in una delle attività convenzionate del territorio.
Tornando alla Rotta delle Riserve: si sviluppa lungo 19 chilometri tutti sulla costa sud abruzzese: si parte su una comoda pista ciclopedonale in cemento che unisce San Salvo Marina e Vasto Marina.
Poi si prosegue verso nord, verso la Riserva Regionale di Punta Aderci, una delle più suggestive dell’Adriatico, esattamente dove è ubicato il Trabocco di Punta Aderci, oggettivamente uno dei poi suggestivi dei trentadue trabocchi che si possono incontrare pedalando da Ortona a San Salvo.
Si chiama Rotta delle Riserve proprio perché in pochissimi chilometri incontra ben tre riserve, di grandissimo valore e pregio naturalistico: il Biotopo Costiero di San Salvo Marina in prossimità della partenza, la Riserva Naturale Marina di Vasto e appunto la Riserva di Punta Aderci.
Come tutte le rotte della Rete Ciclabile dei Trabocchi, anche la Rotta delle Riserve è presente su Komoot, la piattaforma che rispetto a tante altre piattaforme di geonavigazione “social” si differenzia anche per la possibilità di lasciare highlights, ovvero suggerimenti dati dagli utenti.
La traccia gpx: rotta delle riserve
La rotta delle riserve è di grande semplicità tecnica, è adatta a tutte le tipologie di bici e perfetta anche per i neofiti.
La rotta delle riserve: i dettagli tecnici su Komoot
Durante il percorso si incontrano spiagge bellissime come quella di Casarza, la spaiggia di San Nicola con l’omonimo Trabocco luogo dello “Spuntino del Pirata”; e ancora la spiaggia della Canale, la spiaggia di Punta Penna con il suo famoso faro, fino ad arrivare a Punta Aderci con la magia del suo trabocco sospeso e che sfida il mare e che guarda la lunga spiaggia di Mottagrossa.
Ulteriori informazioni: Rete Ciclabile dei Trabocchi