di Maurizio Coccia
Giovane in tutto: nel design e soprattutto nella storia. Maap è un marchio australiano fondato nel 2014 da un gruppo di appassionati di outdoor provenienti da esperienze professionali diverse: chi dalla moda, chi dalla grafica e design, chi dall’abbigliamento tecnico.
La bicicletta è stata sempre la sola disciplina verso la quale Maap si è orientata e lo ha fatto sin da subito con un design di rottura, con colori e grafiche distanti anni luce dal classico “cliché” dell’abbigliamento per la bicicletta, in particolare quello da strada: pantaloncini blu, viola o marroni sono sempre stati la regola e non l’eccezione per questo marchio di Melbourne; le maglie – da parte loro – hanno sempre sfuggito le tonalità forti e sgargianti che tipicamente colorano questo capo nella sua interpretazione più classica e frequente, e hanno invece scelto toni più sobri e minimalistici, inframezzati qua e là da motivi grafici rari a vedersi nell’abbigliamento ciclistico.
Anche grazie a questo stile unico Maap si è subito ritagliata un piccolo spazio nell’affollato e complesso mondo delle aziende dell’abbigliamento; anche grazie a questo ha fatto breccia soprattutto tra i più giovani o tra chi alla bicicletta si è avvicinato da poco e in questo senso era “libero” da schemi estetici più radicati in chi il ciclismo – soprattutto quello da strada – lo pratica da molto più tempo.
Al resto ha pensato una qualità dei tessuti e un livello degli standard tecnologici impiegati che hanno poco da invidiare a tante “griffe” dell’abbigliamento ciclistico più affermate e famose.
La conferma migliore di quanto abbiamo detto ce la danno i pantaloni Team Bib Evo e la maglia Evade Pro Base che abbiamo avuto il modo di provare. Si tratta di un completo caratterizzato da colorazioni sobrie ma originali nel contempo, con materiali hi-tech e processi di costruzione e confezionamento che ci hanno garantito un grande comfort sulla pelle e una vestibilità perfetta per tutti noi ciclisti stradisti, proprio noi che vogliamo sentire il capo perfettamente fasciante e “fit” sulla pelle.
Sì, è vero, i prodotti Maap come quelli che abbiamo testato sono disponibili al pubblico a prezzi non certo da “tutti i giorni” (215 euro il pantaloncino, 155 euro la maglia), ma state sicuri che con capi del genere oltre ad avere qualcosa che vi farà riconoscere e distinguere in gruppo, indosserete anche prodotti di qualità, con una durata e una resistenza a prova “chilometrica”.
I pantaloni Team Bib Evo
Disponibili solo nella sobria colorazione Blu Navy, i pantaloni Team Bib Evo utilizzano un tessuto elastico ad alta traspirabilità, completato con delle perforazioni effettuate al laser, per ottenere il massimo della traspirazione.
La vestibilità e il taglio ergonomici sono stati studiati appositamente per l’uomo; l’elasticità dei vari tessuti è calibrata in base alle specifiche aree del corpo che dovranno andare ad interfacciare e di conseguenza le diverse necessità di estensione che dovranno assecondare.
A corredo del Team Bib Evo c’è un fondello multistrato termoformato, con struttura tridimensionale: il fondello ha uno spessore generoso, che all’inizio delle prove ci ha un po’ “spiazzato”, ma che in realtà si è rivelato perfetto soprattutto sulle uscite di lunga distanza, dopo le tre, quattro ore passate in sella. Misure? ben sei, dalla XS alla XXL.
La maglia Evade Pro Base
Ben dodici le colorazioni disponibili della maglia Evade Pro Base. Anche in questo caso il fitting è particolarmente aderente, non solo grazie al taglio ragionato dei pannelli di origine, ma soprattutto per merito dei tessuti impiegati (tutti Made in Italy): le maniche hanno una struttura in rete a nido d’ape, che tra le altre (ergonomia e aderenza) hanno anche un’ottima resa aerodinamica, visto che fanno scivolare via facilmente i flussi d’aria che nella zona delle ascelle tipicamente creano le maggiori turbolenze.
Sul busto e sul dorso il tessuto privilegia prima di tutti la traspirazione, la morbidezza e la traspirazione.
Evade Pro Base è completata con una grafica riflettente, che assicura una visibilità a trecentosessanta gradi indipendentemente dalle condizioni. Tra l’altro, il tessuto impiegato garantisce anche uno schermo solare SPF50+, a beneficio di uno strato extra di copertura, utile per le lunghe giornate in sella.
Ulteriori informazioni: Maap
1 ott 2021 – Riproduzione riservata – Cyclinside