3 ott 2017 – Un giubbino antipioggia che sotto il diluvio ti lascia la maglia perfettamente asciutta, che per di più si può comprimere al punto da trovare facilmente spazio nella tasca posteriore e che se non bastasse pesa quanto due, massimo tre integratori. Possibile? Possibile eccome: Castelli e Gore Bike Wear, cioè due marchi leader nel settore dell’abbigliamento ciclistico hanno di recente arricchito la loro gamma con due articoli esclusivi, vere e proprie chicche per quei cicloamatori (oggi davvero tanti) che anche quando piove non rinunciano agli allenamenti. One e Idro Jacket sono infatti i nomi dei due giubbini antipioggia che, per primi e fino ad ora unici al mondo, impiegano un tessuto che accoppia la famosa membrana impermeabile Gore-Tex ad un tessuto esterno sottile, quasi impalpabile al tatto. Questo rende il capo incredibilmente leggero e compatto quando ripiegato, senza rinunciare alle qualità che da trenta anni rendono il Gore-Tex uno dei tessuti più apprezzati in tutta la filiera dell’outdoor: ci riferiamo alla traspirazione unita ad una assoluta impermeabilità all’acqua. Per la precisione la membrana Gore-Tex in oggetto si chiama Active, è prodotta dalla azienda tedesca W.L. Gore ed è appunto il punto di forza dei giubbini Idro Jacket e One che abbiamo testato.
Castelli Idro Jacket
Abbiamo provato la Idro Jacket in taglia S, cioè la più piccola delle sei prodotte (fino alla XXXL). Il peso totale è da record, 123 grammi sulla bilancia elettronica, cioè venti o trenta grammi in più dei più minimalistici tra gli “spolverini” antivento a manica lunga. La vestibilità è quella tipica dei capi Castelli, cioè un marchio race-oriented, che modella i suoi capi di vertice con un occhio di riguardo verso le caratteristiche anatomiche tipiche dei corridori, dei praticanti molto evoluti e in particolare degli individui con corporatura magra e snella. Quando ripiegato il capo eguaglia il volume di una mela di medie dimensioni; per fargli occupare ancora meno spazio nelle tasche posteriori basta ripiegarlo in maniera lunga e schiacciata e in quel caso non si avrà neanche il cruccio estetico di avere la antiestetica sporgenza che rovina la vista da dietro del corridore… La Idro Jacket è inoltre corredata da una chiusura a zip intera della YKK, con il modello Vislon: è una Zip impermeabile, ancorata ad una fettuccia provvista di un adeguato grado di rigidità, quel che basta per facilitarne l’utilizzo e la maneggiabilità, farlo anche con una mano sola e farlo anche in situazioni critiche come ad esempio quelle di un temporale improvviso che ci bagna e intirizzisce le mani. La rigidità della zip impedisce inoltre che il cursore possa incastrarsi nella fettuccia durante la chiusura, cioè evenienza che infastidisce non poco in quei momenti in cui occorre rapidità e celerità del funzionamento. Sul fianco destro, inoltre, la Idro Jacket è provvista di una ulteriore apertura a zip lunga quindici centimetri, da utilizzare per accedere alle tasche posteriori della maglia (ma a nostro avviso anche per areare un po’ il busto quando la pioggia è leggera). Immancabili su un articolo di questo tipo sono poi le bande posteriori riflettenti che rendono visibili anche in situazioni in cui l’illuminazione è scarsa; sono due, sono lunghe trenta centimetri e larghe tre. Polsini e fondovita sono provvisti di cuciture elastiche.
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Gore Bike Wear One
M è la taglia da noi testata della One, la seconda all’interno di un bouquet di cinque taglie, dalla S alla XXL: la calzabilità è quindi maggiore rispetto alla taglia S della Idro Jacket da noi provata; diversa è in realtà anche la vestibilità, nel senso che rispetto al brand italiano Gore Bike Wear ha un taglio più “comodo”, che si addice anche ai ciclisti occasionali, quelli che il busto non lo hanno perfettamente “fit”. Il peso totale, anche in questo caso è da primato, anche meglio di Castelli, se consideriamo che, nonostante la taglia testata sia stata una M, sulla bilancia la One ha fatto segnare solo 120 grammi. Comprimibilità del capo ripiegato? La medesima rispetto a Castelli, anche se in questo caso bisogna aggiungere che il capo è stato disegnato con una tasca posteriore che oltre ad alloggiare piccoli oggetti svolge anche la funzione di custodia utile per ripiegare la One in un “pugno” da 12x4x7 centimetri. La chiusura è anche in questo caso con una zip intera della YKK; la fettuccia su cui è cucita ha una rigidità inferiore a quella del capo “concorrente”; ma come plus in questo caso dobbiamo segnalare la bidirezionalità della chiusura; in pratica la zip ha un doppio cursore che permette di chiudere/aprire il capo sia dal collo che dal fondo vita. Nella parte alta la zip culmina quattro centimetri sotto il margine del colletto, dove la chiusura è affidata ad un doppio Velcro. Così come sulla Idro Jacket anche qui il fondovita è orlato con fettuccia elastica, la stessa che con dimensioni maggiori troviamo anche ad orlare i polsini. Immancabile, un dettaglio riflettente rifinisce la One nella parte posteriore: sul retro la banda luminescente è unica, delimita la tasca nella parte superiore. Inserti luminescenti sono però anche quelli con cui è stampato il logo di fabbrica posto su entrambe le maniche.
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Il giudizio in prova
Comune ad entrambi i capi è il laminato utilizzato per il confezionamento: in parole povere, il tessuto con cui sono realizzate la Idro Jacket e la One è il medesimo e identica è la capacità del tessuto di resistere all’acqua e di lasciare passare l’aria dall’interno all’esterno. Il percorso inverso? No, la membrana Gore-Tex ha discrete capacità di resistere all’aria, ma questo non ci autorizza a considerare i capi oggetto del test come veri e propri antivento: One e Idro Jacket sono ottimi antipioggia con discrete capacità di antivento. Precisiamo, inoltre, che il laminato che li confeziona non ha alcuna proprietà termica; significa che, se acquistando un capo del genere pensate anche di ripararvi dal freddo siete completamente sulla strada sbagliata. Più che eccellente, invece, è la resistenza del laminato all’acqua e soprattutto egregia è la qualità del tessuto di respingere le goccioline di pioggia che imperlano superficialmente il tessuto. Con la One e la Idro Jacket non esiste la possibilità che il capo si inzuppi, seppur solo superficialmente, cosa che invece può accadere su capi similari realizzati accoppiando il Gore-Tex con tessuti esterni di spessore maggiore rispetto a quello utilizzato qui. Un esempio? Per asciugare completamente i due antipioggia basta scuoterli con vigore, come si stesse sbattendo una maglia appena uscita dal cestello di una lavatrice, la superficie esterna tornerà immediatamente asciutta e il capo manterrà sempre le sue caratteristiche di leggerezza. Dalle caratteristiche comuni passiamo ai distinguo tra i due capi: differenze sottili, per carità, ma assolutamente da conoscere soprattutto se si considera che abbiamo a che fare con due “spolverini” da quasi trecento euro. Iniziamo dal sistema di chiusura: la zip intera della Idro Jacket ha di sicuro maggiore ermeticità rispetto al colletto con Velcro della One. Se non chiuso a dovere, il serraggio con il Velcro può lasciar passare qualche gocciolina, che con il trascorrere delle ore può compromettere l’impermeabilità assoluta che caratterizza il laminato. Molto efficiente è anche la zip rigida del capo Castelli, anche se in questo caso l’accessorio è corredato da un tiretto del cursore un po’ troppo piccolo, meno comodo da maneggiare rispetto al tiretto lungo che correda il cursore della One. Altrettanto funzionale e pratico è su quest’ultima giacca il cursore bidirezionale, ideale per modulare e personalizzare la chiusura in base alle condizioni di piovosità del momento.
Prezzo importante, ma…
Idro Jacket e One sono in vendita ad un prezzo sicuramente “importante” (rispettivamente 270 e 280 euro), ma di sicuro si tratta di soldi spesi bene se cercate un capo supertecnico o, se preferite, se volete un “superspolverino”, un giubbino per le condizioni avverse totale e definitivo, quello che una volta per tutte elimina il classico dubbio se scegliere se portare con sé una giacca leggera o una più pesante, una che sia più antipioggia o più antivento, se portare la giacca oppure non portarla. No, quelle che abbiamo testato sono giacche da portare sempre con sé durante le stagioni di mezzo o l’estate, anche perché una volta riposte nella tasca posteriore si rischia davvero di dimenticarle di averle, per quanto sono piccole e compatte. Infine l’ultima ma importante raccomandazione: One e Idro Jacket sono capi destinati esclusivamente all’utilizzo stradistico: scordatevi di utilizzarli per il mountain o il gravel-biking: il laminato che le confeziona è estremamente delicato e il semplice contatto con un ramo o con una roccia può strapparlo, mandando in un istante in fumo quasi trecento euro…
Castelli Idro Jacket, www.castelli-cycling.com | Gore Bike Wear One, www.goreapparel.eu | |
Misure disponibili | S, M, L, XL, XXL, XXXL | S, M, L, XL, XXL |
Colori disponibili | Nero opaco | Nero Opaco |
Zipp | YKK Vislon, a scorrimento rapido | YKK, a doppio cursore bidirezionale |
Peso rilevato | 123 grammi (taglia S) | 120 grammi (taglia M) |
Prezzo indicativo | 270 euro | 280 euro |
Maurizio Coccia (testo e immagini)