Lontani, anzi lontanissimi, i tempi in cui se dicevi “Made in Taiwan” storcevi il naso: Il Paese asiatico è da anni quello statisticamente più rilevante se si parla di produzione di biciclette di livello premium. E se questo accade un posto di rilevo va a Giant, che anche a livello numerico rappresenta il produttore di biciclette più rilevante al mondo. La conferma di quanto sopra ce l’abbiamo avuta nei giorni scorsi, visto che Giant ci ha invitato a “casa sua”, per la presentazione della sua piattaforma forse più iconica, la TCR.
La TCR che esce oggi, 6 marzo 2024, è bici arrivata alle decima generazione. Continua come in origine ad essere bici “totale”, lei che questo aggettivo oggi anche troppo inflazionati, lo ha fatto proprio ben 28 anni fa, quando lanciò quella configurazione geometrica che sembrava ardita che Total Compact Road, appunto TCR: rivoluzionando i volumi del telaio la TCR creava una struttura adatta per tutti per tutte le misure. Di anni ne sono passati quasi trenta, ormai lo sloping è quintessenza del modo di intendere il telaio di una bicicletta sportiva e a Giant che ha fatto da apripista si deve oggettivamente riconoscere il merito di una trovata che ha avvicinato al ciclismo sportivo tanti, e che è stata apprezzata soprattutto dai corridori.
Quanto detto calza a pennello anche per la TCR Advanced che abbiamo visto in anteprima esclusiva a Taichung, dove Giant ha la sua sede principale e a pochi chilometri di distanza la sua storica fabbrica oggi diventata fulcro di una rete produttivi che nel frattempo si è diffusa in nove “facilities” sparse per il mondo.
Proprio nella GTM, ovvero la Giant Taiwan Manufactory LTD, abbiamo visto come il nuovo telaio TCR Advanced nasce, quanta tecnologia concentra un prodotto che pesa molto meno di un chilo e quante competenze, conoscenze e studi possa concentrare un telaio come questo, che non ha mai tradito la sua matrice e configurazione iniziale di bici “totale”, anche oggi che questa aggettivazione la usano tutti.
Dedicheremo a breve un articolo e un video per raccontarvi di questo interessantissimo factory tour, così come ancor più presto torneremo a dirvi delle prime impressioni d’uso di questa nuova TCR, visto che subito dopo il tour nella fabbrica dove nasce questa bici l’abbiamo provata per davvero, per due giorni, sulle strade di Taiwan.
Prima di questo, però, eccovi un video tecnico che sulla TCR Advanced abbiamo fatto qualche giorno prima, presso la filiale italiana di Giant Italia. Assieme a questo eccovi tutte le caratteristiche tecniche di questo che più che modello si deve ancora una volta definire “piattaforma”, perché è proposta in più versioni.
Un modello, tre versioni
Come in Giant accade ormai da anni, anche la nuova piattaforma TCR Advanced si differenzia per le versioni in cui è proposta. A cambiare su queste sono il tipo di carbonio, il modo di lavorarlo e ancora alcune caratteristiche tecnologiche. Non cambiano però le goemetrie, non cambia l’architettura con cui i cablaggi si interfacciano con telaio e componenti, non cambiano le forme dei tubi e soprattutto non cambia il fatto che per tutte e tre le versioni materiali, tecnologia e processi di lavorazione sono tutti rigorosamente “made in Giant”, sono tutti proprietari (per essere precisi la sola cosa che viene da fuori sono i filamenti di carbonio, perché lì Giant ancora non è arrivata… ).
Dunque, sulla versione di vertice chiamata TCR Advanced SL il processo di costruzione del triangolo principale è tutto nuovo, il reggisella è integrato e fogli di carbonio che danno corpo al telaio sono quelli di livello superiore chiamati Advanced SL Grade; ancora sulla versione di gamma inferiore chiamata TCR Advanced il reggisella è tradizionale, il carbonio è in parte Advanced SL Grade (forcella) e in parte Advanced Grade. Infine, sulla versione di primo prezzo chiamata TCR Advanced il reggisella è sempre tradizionale e i fogli di carbonio sono tutti di serie Advanced Grade.
La geometria quella no, questa è rimasta esattamente identica alla nona generazione datata 2020, perché è una configurazione collaudata che – ci dicono direttamente i tecnici Giant – guai a modificarla anche di un millimetro. Sono cambiate però le forme dei tubi, oggi decisamente più snelli e magri: le superfici esposte sono ora ridotte del 2 per cento rispetto alla precedente generazione e i tubi principali hanno una sezione che ancor più che in passato enfatizza il profilo a “D tronca” che permette di far fluire meglio l’aria. Questo, appunto, per avere un oggettivo e riscontrato vantaggio aerodinamico e per ottenere non da ultimo un vantaggio che a detta di chi scrive è estetico, di telaio più “pulito”.
Proprio a questi due ultimi aspetti partecipa anche e soprattutto l’architettura dei cablaggi sui componenti di guida, che oggi finalmente diventa totalmente integrata (finalmente, sì, perché in questo senso Giant era rimasta un po’ indietro rispetto ai concorrenti).
Le (importanti) novità che non si vedono
Innovazioni altrettanto (anzi, forse anche di più) importanti sono però quelle che non si vedono e che riguardano solo la versione di vertice, la Advanced SL: diversamente che in passato per quest’ultima il procedimento di costruzione del triangolo principale è di vero monoscocca, quindi di posizionamento all’interno di uno stampo unico (che in questa fattispecie include anche il reggisella integrato) del telaio di origine costituito da fogli di carbonio sovrapposti al di sopra di una matrice.
Prima no, prima per TCR Advanced SL le tubazioni di origine erano sovrapposte su matrici differenti, e poi unite assieme.
Inoltre, nell’ottimizzazione del processo costruttivo del TCR Advanced SL si deve tirare in gioco anche il nuovo standard con cui Giant taglia i fogli di origina da sovrapporre sulla matrice: oggi Giant adotta un sistema di taglio a freddo (chiamato Cold Blade Cutting Technology) che permette di avere maggiore accuratezza, una riduzione delle sovrapposizioni di fogli di carbonio e infine l’impiego di meno fogli di origine.
Appunto, i due processi messi assieme hanno comportato una riduzione degli strati di origine necessari per dare forma al telaio (oggi sono 270 al posto dei circa 300 della generazione precedente), hanno significato una maggiore accuratezza nella disposizione e nella continuità dei fogli di carbonio e infine hanno comportato anche un certo guadagno di peso.
Quanto? I grammi risparmiati sono tanti se si considera il telaio “nudo”, ovvero senza gli accessori che lo completano (690 grammi vs 765 considerando la taglia M), ma sono un po’ meno se si parla di intero frase-set, ovvero con forcella ed accessori: in questo caso il confronto parla di 1358 grammi vs 1397 grammi, con un alleggerimento di circa 38.43 grammi.
I vantaggi aerodinamici
Durante la fase di prototipazione il TCR Advanced SL è stato tesato presso la galleria del vento di Immenstaad, in Germania: è stato analizzato in modo dinamico con un manichino sopra, a una velocità di 40 chilometri orari e con angoli di incidenza del vento variabili, tutti comprsi entro il range -20/+20 gradi, naturalmente per simulare le condizioni di vento laterale che sono tipiche del ciclismo su strada. Rispetto all’omologo TCR Advanced SL di vecchia generazione il risultato dei test ha quantificato un vantaggio aerodinamico di ben 4.19 watt, che oggettivamente è parametro ben più notevole e influente dei meno di 40 grammi risparmiati sul frame-set.
È in questo senso che la nuova TCR Advanced SL (me per molti aspetti anche la TCR Advanced Pro e la TCR Advanced) sono bici ancor più adatte a tutti i terreni, non tanto e non solo la salita dove questa “ammiraglia” di casa Giant ha sempre brillato.
TCR Advanced SL 0, Photogallery
Ruote Cadex Max 40 e nuovo cockpit: il pacchetto perfetto
Non è un caso che l’allestimento al top della versione di vertice della Advanced SL (è la versione chiamata Advanced SL 0) preveda di serie un paio di nuove ruote su cui i taiwanesi di Giant hanno calcato molto l’attenzione in occasione della presentazione: le Cadex Max 40 uscite un paio di settimane fa (ne avevamo parlato qui) sono il set perfetto per una bici come la TCR Advanced (e in particolare la “SL”), perché con la loro leggerezza estrema e la versatilità di un cerchio da 40 millimetri contribuiscono non poco a migliorare la resa del mezzo su tutti i terreni, non solo in salita.
Sono ruote siglate Cadex, che è marchio di proprietà di Giant, che assieme a questo condivide molti passi del processo di ingegnerizzazione e di sviluppo, ma che non necessariamente produce componenti da montare solo su telai Giant.
Altrettanto versatile è la resa del nuovo nuovo set “attacco+manubrio” Contact SLR, questa volta siglato Giant: l’attacco è in carbonio ed è quello che permette di veicolare i cavi internamente al tubo di sterzo. Finalità identica anche per la curva, con un design della parte alta mediamente aerodinamico (nel senso che è meno schiacciato dei manubri aero “nativi”) e con un fare moderato delle due code basse.
Versioni e prezzi
- TCR Advanced SL (Shimano Dura-Ace ruote Cadex Max 40): 12.300 euro
- TCR Advanced SL1 (Shimano Ultegra, ruote Giant SLR 0 40): 8.300 euro
- TCR Advanced SL 1 (Sram Force, ruote Giant SLR 0 40): 8.500 euro
- TCR Advanced SL (frameset): 3.700 euro
- TCR Advanced Pro 0: Shimano Ultegra Di2, ruote Giant SLR 0 40): 6.800 euro
- TCR Advanced Pro 0: (Sram Force, ruote Giant SLR 0 40): 6.500 euro
- TCR Advanced Pro 1 (Sram Rival, ruote Giant SLR 1 40): 5.100 euro
- TCR Advanced Pro 2 (Shimano 105, ruote Giant SLR 1 40) 2.800 euro
- TCR Advanced Pro (frameset): 2.500 euro
- TCR Advanced 0 (Shimano 105 Di2, ruote Giant SLR 2 36): 3.500 euro
Ulteriori informazioni: Giant