1 giu 2020 – Proviamo a migliorare la mobilità ma serve anche migliorare la società. Abbiamo ripreso a pedalare dopo il lockdown e abbiamo scoperto che la situazione è tutt’altro che migliorata rispetto a “prima”. Si parla di incentivare l’uso della bicicletta per rendere più fluide le strade e le città, però i ciclisti sono sempre visti come un fastidio, non come una macchina in meno. Pensate signori che non riuscite a rinunciare all’automobile, l’incentivo alla mobilità ciclistica è stato pensato “anche” per fare sì che chi non possa fare a meno di utilizzare l’automobile non rimanga bloccato nel traffico.
Però ci vogliono rispetto e attenzione.
Il grido di allarme lanciato da Vittoria Bussi, detentrice del Record dell’Ora (ciclista esperta, sottolineiamo) è sempre lo stesso e dice una cosa chiara: il ciclista che rischia non è quello indisciplinato e che, magari per paura e per prudenza, non sta troppo a destra, ma è quello che viaggia da solo sulla destra. Perché l’automobilista indisciplinato è invogliato a superarlo passandogli vicino, troppo. Soprattutto se dall’altra parte viene un’automobile.
No, non va bene così. E non c’è alcun “però i ciclisti” che possa reggere il confronto. Qui si parla della vita delle persone. Mettetevelo in testa.
Il video appena pubblicato dalla detentrice dell’Ora è molto chiaro:
Redazione Cyclinside