5 dic 2016 – Le Classiche del Nord non sono solo l’università del ciclismo per chi fa questo sport per professione, ma anche un sogno per molti amatori che possono pedalare sulle stesse strade dei loro campioni.
A ben vedere sono anche l’università del cicloturismo, quello fatto con la bicicletta da corsa e la voglia di sfidare se stessi assieme ad altre migliaia che si godono una giornata di epica e fatica. Strade per ciclisti tutto l’anno che diventano ancora più magiche in quei giorni speciali in cui si inseguono i giganti e magari ci si ferma un attimo per una birra (quella belga è stata nominata patrimonio dell’umanità pochi giorni fa, mica vorrete rinunciarvi) o per aspettare gli amici. Chilometri che si accumulano assieme a quei nomi che abbiamo letto nei libri e nei racconti del ciclismo. Pedalare una classica è diventare per un giorno Eddy Merckx o Freddy Maertens, oppure Moser o Boonen, Argentin, oppure scegliete voi. L’importante è che per partecipare ci si organizzi per bene, altrimenti le Classiche del Nord diventano un inferno da non ricordare, come qualche corridore che rimane staccato e se ne torna in albergo in bicicletta e come può.
Per partecipare ad una Classica monumento come il Giro delle Fiandre amatoriale (parecchie migliaia di partenti) può convenire appoggiarsi ad un tour operator affidabile, magari qualcuno che abbia esperienza nel settore.
È così che abbiamo conosciuto Nicola Cannavina. Un passato da buon corridore ed ora capitano di un’idea che si chiama Cycling Passion, un tour operator che si occupa di turismo in bicicletta portando in giro per l’Italia e per il mondo chi ha voglia di pedalare per bene ma senza esasperazioni.
«Quando prendiamo i numeri per partecipare a qualche manifestazione mi preoccupo di non prendere mai i primi, non vogliamo partire davanti, ma goderci lo spettacolo dei paesaggi pedalati con calma e senza l’ansia di un risultato – ci ha raccontato nella chiacchierata che ci siamo fatti qualche giorno fa – lo spirito è quello di una pedalata tutti in gruppo dove il più forte aspetta comunque chi va piano per giungere al traguardo tutti insieme».
Anche per il prossimo Giro delle Fiandre cicloturistico il progetto è lo stesso. «Col mio gruppo abbiamo preparato tutto per gli appassionati che vogliono venire con noi – spiega – puntiamo a far il giro dei 130 chilometri perché è quello che ci permette di godere meglio della manifestazione. La partenza di quel percorso è prevista da Oudenaarde ma comunque si fanno tutti i muri del Giro delle Fiandre, si salta “solo” la parte pianeggiante iniziale, che pure ha il suo fascino, ma diventa più complicata logisticamente»
La partenza è direttamente con autobus attrezzato (anche per portare eventuali familiari, oltre che le biciclette) passando per Verona, Brescia e Bergamo. Insomma bisogna solo pensare ad allenarsi per affrontare i muri delle Fiandre, al resto ci pensa Cycling Passion, divertimento compreso. Perché chi ha corso conosce bene le esigenze dei ciclisti, sia che si pedali per agonismo che per una cicloturistica.
«Ho anche una squadra amatoriale – continuava a raccontarci Cannavina – ma di maglie ne do poche: voglio essere certo di chi le indossa che in questo mondo di cose che non vanno già ce ne sono abbastanza». Ma la filosofia è di investire sui giovani, il team amatoriale nasce per divertirsi, ma le idee sono chiare: «Seguo degli junior ed è lì che voglio concentrarmi, perché sono loro il futuro del nostro ciclismo».
Una filosofia che ci piace e su cui varrà la pena tornare.
Intanto, per chi volesse seguire le orme dei professionisti, Cannavina e la sua Cycling Passion hanno messo su un’offerta interessante e con un pacchetto che comprende tutto, anche l’aereo oltre agli alberghi, il mangiare e così via. A conti fatti non si spende affatto di più che ad andar da soli, ma senza lo stress dell’organizzazione.
Tutte le info per chi volesse partecipare qui: http://www.cyclingpassion.net/race/5/
RC