Velofollies in Kortijk, Belgio. Una fiera giovane, siamo solo alla sedicesima edizione, ma che si è saputa ritagliare il primato della fiera più grande del Benelux. Tre giorni, 335 espositori e circa 40.000 spettatori, siamo andati a dare un’occhiata.
La fiera non è molto grande, l’abbiamo potuta girare rapidamente, ma c’è di tutto. Novità ce ne sono poche, anche perché siamo in un momento dell’anno dove le vere novità sono state già lanciate da qualche mese, almeno nel campo del ciclismo su strada. Tantissime e-bike offerte in ogni forma: dalle city-bike alle speed-pedelec (che in Italia ancora non sono legali). Assomigliano sempre più a dei motocicli. Per tornare a noi abbiamo notato diverse bicicletta da corsa e anche mountain bike. Poche dotate di pedalata assistita a dire il vero.
Rimanendo nel campo delle Specialissime, si è notato come in Belgio puntino sulla customizzazione delle colorazioni. Non è un caso che tutti i marchi fiamminghi: Ridley, Thompson, Prorace, Atom6, e altri puntino fortissimo su questo aspetto: la possibilità di crearsi una combinazione unica di colori partendo da una tavolozza quasi illimitata. Sempre a livello di colorazioni, il periodo della bicicletta nera è alle spalle, adesso è il “bling bling” metallizzato che spopola.
Essendo una fiera soprattutto locale, molti marchi importanti hanno disertato l’evento, ma abbiamo notato anche una bella presenza di made in Italy che, da queste parti, è sempre tenuto in grande considerazione.
Ridley (https://www.ridley-bikes.com/it_IT) ha puntato tutto sulla semi-nuova Falcn RS, che si può descrivere che la figlia di un ipotetico matrimonio tra la Noah e la Helium.
Da sottolineare la presenza di Specialized che ha mostrato i muscoli con varie versioni della sua Tarmac SL8 sulla quale fiumi di inchiostro sono stati già utilizzati.
L’italiana Tittici (https://www.titici.com/it/) ha portato la nuova possente Alfa con un raccordo innovativo e super aerodinamico facendo sfoggio del sottilissimo tubo orizzontate, marchio di fabbrica del telaista mantovano.
Cinelli (https://www.cinelli-milano.com/) continua a credere nell’acciaio ed ha presentato un gioiello con le ultime tubazioni XCR stainless. Una bicicletta che montata con l’ultimo Campagnolo Super Record ferma l’ago della bilancia giusto sopra i 7 chilogrammi. Solo la cura dei dettagli di questa Specialissima vale il prezzo del biglietto. A proposito di dettagli, da ammirare l’ancoraggio a scomparsa della pinza anteriore all’interno della forcella in carbonio. Una soluzione non solo visiva ma anche strutturale.
La Van Rysel (pronuncia “van reisel”) RCS Pro di Decathlon (https://www.decathlon.it/) ha fatto tantissimo benchmarking prendendo il meglio di tanti altri progetti e il risultato è stupefacente.
La piemontese Officine Mattio (https://www.officinemattio.com/) crede tantissimo nel mercato del Nord Europa ed era presente con l’ultima freccia al proprio arco: la SL. Di nome e di fatto visto che il peso del telaio si ferma a 660 grammi. Anche le grafiche sono state modificate e modernizzate.
Wilier Triestina (https://www.wilier.com/) con la verniciatura marmorizzata della Filante SLR ha colpito i cuori di più di un visitatore. La top di gamma della casa veneta è tra le biciclette più apprezzate dal mercato e le verniciature italiane sono tra le più ricercate.
La ligure Olmo (https://www.olmo-bikes.eu/) sta spingendo fortissimo sulle biciclette da strada con pedalata assistita. Anche altri marchi fanno lo stesso cercano di nasconderlo nelle linee. Invece le biciclette Olmo ostentano con orgoglio un tubo orizzontale sempre più oversized.
Tanto Gravel, persino Cipollini (https://www.mcipollini.com/) con la AGO, tutti i marchi hanno uno addirittura più modelli dedicati alla disciplina sterrata.
Uscendo dal campo delle biciclette complete abbiamo potuto vedere qualche cosa d’interessante dalla belga Classified (https://www.classified-cycling.cc/) con, l’ormai non più nuovo, sistema cambio integrato nel mozzo posteriore per bici da corsa che permette di usare solo il deragliatore posteriore e di risparmiare peso.
Nuove ruote per Miche (https://miche.it/), le Kleos sono le ruote più interessanti che abbiamo incontrato nella fiera, con tutte le nuove tendenze in un modello: leggere, canale larghissimo (21 o 23 milliemetri a seconda del profilo), incroci e flange non simmetriche e copertura aerodinamica a protezione del flusso d’aria tra mozzo e disco. Sempre in casa Miche la corona da 70 denti anteriore ha fatto venire mal di gambe a molti visitatori solo a vederla.
Concludiamo con un paio di chicche. Abbiamo visto da vicino gli occhiali del nome nuovo Naos (https://www.naos-optics.com/) che ci sono piaciuti in modo particolare. I giovani proprietari ci hanno spiegato che volevano creare un occhiale più economico dei grossi nomi ma senza perdere qualità. In più il materiale usato per la montatura è pressoché indistruttibile.
Infine, diversi stand di alberghi italiani (Bivio Hotels Livigno – https://www.biviolifelivigno.it/ e Italy bike Hotels – https://www.italybikehotels.it/) che sono saliti in Belgio per far vedere quanto è bello il nostro Paese e convincere i belgi a passarsi una vacanza con la bicicletta in Italia. L’Italia ha sempre il suo fascino, specialmente per i belgi e olandesi.