5 mag 2018 – A seguito delle dichiarazioni di Mauro Vegni, il direttore del Giro d’Italia, che rassicurava tutti circa la presenza di Froome al Giro d’Italia 2018, sul fatto che un’eventuale squalifica del capitano della Sky a seguito del caso salbutamolo, non inficerebbe l’eventuale risultato ottenuto al Giro, è proprio l’UCI che smentisce la cosa pubblicando una nota (in data 3 maggio 2018) sul proprio profilo Twitter. Si legge:
The UCI wishes to clarify that the UCI President is not in a position to decide when a potential suspension for any anti-doping rule violation should start and whether results obtained before the starting point of a suspension should be annulled or maintained.
“L’UCI desidera chiarire che il presidente dell’UCI non è in grado di decidere quando una potenziale sospensione per violazione delle regole anti doping dovrebbe partire e se i risultati ottenuti prima dell’inizio di una sospensione debbano essere annullati o mantenuti.”
Insomma, secondo l’UCI, la situazione è quella imbarazzante di un corridore che potrebbe vincere il Giro, o comunque essere protagonista e influire sulle dinamiche di gara e il cui risultato potrebbe essere annullato all’improvviso.
Cose che non fanno affatto bene al ciclismo.
RC
Credo che lo stato d’animo di Froome influenzerà non poco sul suo rendimento, sia se é colpevole o meno. Come si fa a partire ogni mattina sapendo che potresti essere fermato in ogni momento…una tortura
Incredibile e assurdo che l’UCI ancora non abbia preso una decisione!
Imbarazzante per lo stesso Froone, oltre che per avversari e tifosi.