30 apr 2016 – BUONCONVENTO (SI) – Alle 11.30 erano già tutti schierati che sembrava il via di una classica del Nord o una tappa del Giro d’Italia. Difficile scegliere, ma la presenza di campioni non era indifferente. L’Eroica Primavera è anche l’occasione per ritrovare i campioni di ieri tutti insieme che si sfidano su circuito cittadino dopo aver fatto un giro tra le colline attorno a Buonconvento.
Mugnaini, Fraccaro, Colagé, Tafi, Conti e altri. Pure Sgarbozza che se non lo vedi subito lo riconosci per quanto parla. Poi le donne: Mara Mosole e Alessandra Cappellotto ormai sono abbonate all’Eroica, stavolta c’è pure la Pucinskaite, un’altra bandiera del ciclismo femminile. Stesso sguardo di quando non lasciava scampo. Poi c’è un altro signore, maglia Soudal di lana e sguardo profondo che pochi riconoscono. Il tempo di salire in sella, il via dato da Franco Bitossi che fa da spettatore e giudice, e in un lampo ritrovi il ghigno di Erik Vanderaerden, il velocista della corazzata Panasonic. Stavolta sorride e fa foto e perdona gli avversari di una volta. Francesca Moser fa le veci del padre. Qui poi se si parla di vino ne ha da dire.
Uno, due, tre: ma quanti giri fanno questi ex pro’? Qualcuno simula anche una fuga. C’è Brocci davanti a fare da sceriffo. Non fosse mai nato non saremmo qui a parlare di Eroica e mancherebbe un pezzo di storia del ciclismo. Sorride Giancarlo e guarda la sua creatura diventata adulta e imperversare in società. I suoi nuovi accompagnatori l’hanno vestita di eleganza e resa più desiderata che mai. Anche in questa versione Primavera i numeri cominciano a diventare importanti: 1300 iscritti, il doppio dell’anno scorso. Roba da reggersi forte per le prossime edizioni.
E l’evento deve ancora accadere. Eroica Primavera è domani.
GR