4 ott 2019 – Corridori fermi nella polvere a girare la ruota per cambiare rapporto. Riparazioni di forature e pubblico a osservare gli atleti di imprese eroiche. Tappe del Tour de France che superavano i 400 chilometri e poi il trionfo del Parco dei Principi a Parigi.
Ecco un’altra carrellata di immagini di ciclismo d’epoca tratte dalla rivista Le Miroir des Sport. Scorretele lentamente. Si sente la fatica.
5 aymo intervistato in corsa da un giornalista italiano, tour de france 1926
Passaggio del gruppo nel villaggio di Surbourg, Tour de France 1926
Veduta d’insieme del Parco dei principi nell’ultima tappa del Giro di Francia, 1935
Fotografi sulla linea d’arrivo dell’ultima tappa, Tour de France 1935
Una mucca sulla salita del Tourmalet, Tour de France 1935
Scaramucce in testa al gruppo, Tour de France 1935
La silhouette elegante di Antonin Magne, Tour de France 1935
Camusso primo sul Col du Galibier, Tour de France 1935
Il Tour tra due ali di folla nella tappa finale, Tour de France 1934
Cineoperatori schierati al Parco dei Principi a Parigi, Tour de France 1934
Silvayn Maes all’ingresso del velodromo del Parco dei Principi, Tour de France 1934
Pesenti, Tour de France 1932
Antoin Magne, vincitore del Tour 1931, incita sul Col d’Aubisque il connazionale e amico André Leducq, Tour de France 1932
Il gruppo sfilacciato sul Col de Braus, Tour de France 1932
Passaggio per La Rochelle per la carovana del giro di Francia, Tour de France 1932
Nella torrida Perpigano Marsiglia (360 Km) è una gradita pozza d’acqua a rinfrescare i corridori, Tour del France 1926
Vermeulen, Cuvellier e Moulet cambiano moltiplica ai piedi di una salita, Tour de France 1926
Lucien Buysse transita per primo sul Col d’Aubisque, Tour de France 1926
La classifica della Metz-Dunkuerque da 433 chilometri, Tour de France 1926
Jacacier ripara una gomma. Un nugolo di bambini lo assistono, ma rapiti dall’obiettivo di una macchina fotografica
La prima parte è qui:
Il ciclismo eroico nelle immagini de Le Miroir des Sport – 1
a cura di Maurizio Coccia